Credevo di essere etrusco
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : sabato, 18 luglio 2009
Gentile direttore,sono un elbano (sanpierese) da più di cinquant'anni residente in valle di Susa, e in questi anni mi sono interessato alle vicende dell'isola in modo superficiale (matrimoni,decessi e quant'altro succedesse ai miei parenti. Durante una vacanza a S.Piero fatta 2 anni fa, mio cugino Alessandro mi ha fatto conoscere elbareport, e da allora mi collego giornalmente con il giornale per seguire tutte le notizie. Con una certa (e piacevole) sorpresa ho scoperto di essere ancora molto legato all'isola, e anche se la mia vita è trascorsa lontano da essa (quando sono partito avevo 6 anni), mi ha fatto molto piacere seguire tutte le vicende, anche quelle legate alle ultime elezioni. Quello che invece mi ha stupito (e un pò mi sono girati) è stato lo scoprire che l'Isola d'Elba è la più grande isola padana! Io sono sempre stato convinto di essere nato nella terza isola italiana, non solo, ma di essere discendente di un grande popolo quale quello etrusco, certamente esistito, non da quello padano, nato proprio qui al nord col solo scopo propagandistico e elettorale; qui però ha una ragione d'essere, siamo sul Po, e la padania è comunque una grande valle del nord, ma costi'? Io pensavo che le problematiche elbane (parco, comune unico, traghetti ecc. ) fossero portate avanti da persone del posto,e non da chi è nato all'asciutto e non si rende conto delle difficoltà di un'isola. Gli amministratori della Lega potranno anche essere nativi dell'Elba, ma tanto saranno sempre i vari Calderoli e Borghezio a far valere i loro punti di vista. La saluto con viva cordialità. Silvano Beneforti Che dirle ormai? Speriamo solo che non ci vogliano spacciare per affluente del Po il fosso della Madonnina o l'Uviale di Patresi. Se poi si azzarderanno a fare la cerimonia della raccolta dell'acqua primigenia padana nel fosso della Nevera con tanto di ampolla giuro che sarò presente con quel suo tal parente e insieme intoneremo per protesta "Vorrei la pelle nera" del grande Nino Ferrer, o forse il canto del venditore di elefanti senegalese di Davide Riondino il cui ultimo verso suonava: "Un giorno o l'altro, vi faremo il culo a tutti quanti ... altro che elefanti".
etrusco affresco