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L'opposizione: "Centrodestra incapace di governare la Comunità Montana"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 19 agosto 2003

Il tentativo di tenere un’Assemblea della Comunità Montana da parte del centro-destra ha dimostrato nuovamente l’incapacità di governo a livello comprensoriale. Dopo l’assemblea tenutasi il 27 giugno, in cui erano presenti solo 12 consiglieri di maggioranza, su 19, dopo le perquisizioni della magistratura, dopo le dimissioni solitarie di Febbo, siamo tornati in Assemblea per eleggere, come se niente fosse, un nuovo presidente, una nuova (vecchia) Giunta, un nuovo documento programmatico (identico assolutamente a quello del 2002 con cui fu eletta la giunta Febbo). Assenze interessanti anche la sera del 18, come quella dell’ex coordinatore di Forza Italia, anche se comunque i numeri non ci sarebbero stati: 15 consiglieri di maggioranza presenti sui 20 necessari per eleggere una giunta, al 1° turno. Ma l’Assemblea della Comunità Montana, richiesta espressamente da noi gruppo di centro sinistra, per una verifica, dopo perquisizioni avvisi di garanzia e dimissioni, si è limitata ad approvare i verbali della seduta precedente e la surroga del Consigliere Febbo con il Consigliere Togoli. Appena introdotto il punto n° 4, elezioni del Presidente e della Giunta Esecutiva, Simoni, VicePresidente, ha chiesto una sospensione di 5 minuti, (dopo che la seduta è iniziata con un’ora di ritardo a causa delle perturbazioni nella Casa delle Libertà), sospensione che è durata 45 minuti con un accordo al rientro, assai misero in verità: rinviare tutto. Come Consiglieri siamo preoccupati dei guasti provocati da gestioni dell’Ente assai poco corrette e anche poco produttive sul piano delle iniziative realizzate, tanto che, dopo più di un anno, si ripropone in toto un programma che certamente non è stato attuato. Come consiglieri siamo offesi del comportamento supponente ed arrogante di alcuni consiglieri di maggioranza che, si sono arrogati il diritto di stabilire chi poteva parlare, chi doveva, secondo loro, essere “invitato” ad uscire, chi aveva il diritto di avere i capelli rossi, chi veniva sfidato ad avere il coraggio a lanciare bottiglie. Nessun consigliere, chiunque esso sia e qualunque altro ruolo ricopra, può ritenersi superiore ad altri e fare affermazioni come se fosse su un piedistallo. Siamo offesi e preoccupati: ieri sera in Comunità Montana sono stati calpestati con faciloneria i più elementari diritti, cardini della democrazia. Un gruppo di Consiglieri ha chiesto di discutere un preciso punto e viene loro impedito di poter intervenire, con scuse e aggressioni verbali. Riteniamo che le istituzioni abbiano un diverso valore e meritino un altro rispetto. Siamo molto preoccupati per la situazione di sbando, ma anche di protervia e di arroganza, che questa pseudo maggioranza cerca di esprimere, non avendo neanche i numeri, a causa delle defezioni interne, per offrire una scelta diversa dal commissariamento. Diamo, come Consiglieri di minoranza, tutto il nostro appoggio alle forze dell’ordine e alla magistratura che stanno conducendo un’indagine delicata e che speriamo si concluda presto, portando verità sulle molte chiacchiere di questi mesi. Riteniamo, non solo arcaico, ma anche volgare e scorretto l’atteggiamento comportamentale e verbale tenuto da alcuni consiglieri maschi nei confronti delle nostre consigliere che in quel momento si limitavano a esercitare il loro ruolo nel rispetto dei più semplici diritti costituzionali . Anche questo dimostra la difficoltà, la mancanza di cultura democratica, che questa compagine psuedo politica ha messo in campo per gestire uno dei più importanti enti del nostro arcipelago. Non è certo così, e con queste persone, che si possono risolvere i problemi della nostra isola, acuiti quest’anno da una stagione turistica non certo brillante e di cui pagheremo tutte le conseguenze in termini economici e sociali.


punta nera gentini 1

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tramonto gentini capanne

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