Ieri in una affollatissima assemblea ospite del Elba Golf Club Acquabona è nato il Comitato per l’interramento totale del nuovo elettrodotto da 132Kv. Presenti tutti i proprietari dei terreni interessati al progetto a cui è pervenuta la raccomandata della Soc.Terna in cui si chiedeva di valutare una possibile indennità di servitù d’elettrodotto. Sono intervenuti anche alcuni rappresentanti di Comitati già nati per contrastare lo stesso progetto in un territorio specifico di Portoferraio per lo più densamente popolato e altri cittadini giustamente preoccupati dalle conseguenze di un simile progetto. I rappresentanti hanno raccontato la loro esperienza e descritto sommariamente ad un consesso allibito, preoccupato e soprattutto arrabbiato cosa potesse significare in termini di devastazione ambientale e di grave pericolo per l’incolumità pubblica una simile costruzione nonché il suo esercizio. La scelta dei cavi aerei è suggerita solo da una convenienza economica da parte di Terna che in questo modo intende guadagnare ancora di più alle nostre spalle pur essendo già una società con profitti altissimi. Si tratta di porre sui crinali che dominano la piana e il golfo di Portoferraio buona parte dei 27 tralicci alti oltre 40 metri,(per intenderci come un edificio di 14 piani), tramite cui passano cavi ad altissima tensione attraversanti o molto vicino anche ad abitazioni di residenti o di turisti residenziali. Il progetto complessivo prevederebbe( il condizionale è d’obbligo perchè ad oggi il progetto definitivo non è disponibile ad una visione pubblica!) la posa in opera di un un cavo sottomarino tra il continente e Cala Telegrafo nel comune di Rio Marina, un parziale interramento che interessa solo il Comune di Rio Nell’Elba e la parte finale nel comune di Portoferraio da S.Giovanni alla centrale Enel. La decisione di interrare questo ultimo tratto in verità è frutto di una lotta serrata svolta nel 2008 dal comitato appositamente nato per questo scopo e dalla cui esperienza l’attuale comitato ha tratto insegnamento. Tutti i partecipanti al Comitato sono ben consapevoli della necessità di rafforzare il carico elettrico, ma non a discapito dell’ambiente e della salute pubblica e per questo lottano perché tutto l’impianto sia interrato. La prima iniziativa operativa è stata quella di ottenere al più presto un colloquio con il Sindaco di Portoferraio. A tale scopo ci si è dato appuntamento alle ore 10,00 di lunedì 20 luglio davanti alla sede comunale. Vogliamo sapere da Roberto Peria quale sia la sua attuale posizione in relazione soprattutto alla sua sottoscrizione di un verbale redatto il 16 maggio 2008 e firmato anche dai rappresentanti dell’Ente Parco, del Comune di Porto Azzurro, della ex Comunità Montana, del Comune di Rio Marina, della Soc.Terna e dell’ENEL in cui addirittura si prevedeva la messa in opera sottomarina di tutto il tratto dal continente a Portoferraio; se è stata eseguita la procedura di concertazione con la Regione e gli Enti locali secondo la Direttiva comunitaria 2001/42/ CE , soprattutto quali provvedimenti intenda assumere per evitare una così grande devastazione. Il Comitato invita tutti i cittadini a partecipare all’incontro per testimoniare la loro contrarietà al progetto che riguarda sicuramente non solo i proprietari dei terreni interessati, ma tutti gli abitanti di Portoferraio e degli altri Comuni elbani. E’ una lotta sacrosanta che ovviamente non ha alcun colore politico, ma che si aspetta il sostegno di chiunque abbia a cuore le sorti della nostra isola, ecologisti compresi, lotta che deve essere fatta per noi , ma soprattutto per le generazioni future affinché nessuno attraversando il golfo di Portoferraio o altri territori elbani guardi in alto spaventato e dica: “ Chi ha permesso uno scempio del genere!”
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