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Il pasticcio infinito del parcheggio di marinese di San Pietro

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 17 luglio 2009

Il 16 luglio il Consiglio Comunale di Marciana Marina ha approvato, con il voto contrario dell’opposizione, una delibera che cercando di sanare il pasticcio del parcheggio di San Pietro (qualcuno si ricorda ancora le promesse del Sindaco e della Giunta che tutto sarebbe stato pronto in estate… dell’anno scorso?) rischia di complicarlo ulteriormente, con gravi ripercussioni che il gruppo della LISTA CIVICA ha fatto presenti. Ancora una volta non siamo stati ascoltati eppure abbiamo ogni volta spiegato alla Giunta Ciumei che il percorso scelto era sbagliato, puntualmente si sono realizzate le nostre previsioni ed altrettanto puntualmente la Maggioranza ha tirato fuori dal cilindro un coniglio che li ha aiutati ad impantanarsi ancora di più nel pantano del “buco” di San Pietro. Ecco la motivazione del voto contrario della LISTA CIVICA PER MARCIANA MARINA: La Giunta Municipale propone nella sostanza di finanziare la struttura palificata realizzata in adiacenza del parcheggio San Pietro a sostegno della strada provinciale 25 con la quota residua del mutuo di 575.000 Euro a suo tempo assunto presso il Monte dei Paschi di Siena per il finanziamento dei lavori di sistemazione di San Pietro approvati con la delibera della GM 112/2006. La proposta appare incongrua perché l’opera da finanziare non ha alcuna relazione con l’opera per la quale era stato acceso il mutuo: il progetto originario è stato abbandonato ed il contratto rescisso unilateralmente. La struttura palificata è stata realizzata in base ad un nuovo progetto di un altro professionista, appaltata ad una ditta diversa e con la finalità esclusiva di mettere in sicurezza l’area. Non risulta a nostro giudizio adeguata una qualsiasi forma di finanziamento che non prevede il riconoscimento della natura di debito fuori bilancio della spesa da sostenere ai sensi dell’art 194 del decreto legislativo 267/2000. L’opera in questione è stata realizzata come intervento di somma urgenza a tutela della pubblica incolumità conseguente ad una situazione di pericolo determinata da uno sbancamento eccessivo effettuato nel corso dei lavori per il progetto originario, come rilevato dall’Ing. Barsotti della Ditta Ingeo nella relazione trasmessa il 25 09 2008 a seguito dell’incarico dirigenziale che gli era stato affidato. Situazione di cui la GM prese atto nelle premesse della delibera GM 120/2008 laddove affermava “la necessità di effettuare un intervento teso alla stabilizzazione del versante sul quale poggia la SP 25 per evitare che eventuali precipitazioni atmosferiche tipiche della stagione autunnale ed invernale ne pregiudichino la stabilità”. Giova ricordare che a seguito di questa situazione di rischio è stato per mesi vigente sulla SP 25 un senso unico alternato per evitare carichi eccessivi sulla corsia a valle, prossima allo sbancamento. Tale opera avrebbe dovuto essere finanziata ai sensi del comma 3 dell’art. 191 del Decreto Legislativo 267/2000 in via ordinaria entro il 31 12 2008. Alla data odierna, decorso in maniera infruttuosa tale termine, l’unica forma corretta di finanziamento avrebbe dovuto essere il riconoscimento del debito fuori bilancio ai sensi del comma 5 dell’art. 194 del citato Decreto, come peraltro suggerito dal Responsabile dell’ufficio ragioneria nella documentazione allegata all’atto deliberativo. Se, in contraddizione con l’evidenza storica dei fatti, con le relazioni tecniche acquisite e con gli stessi contenuti delle delibere assunte dalla Giunta, si volesse negare il carattere di urgenza delle opere realizzate, esse sarebbero comunque viziate da difetti formali che le rendono difformi dalle disposizioni del comma 1 dell’art. 191 del DL 267/2000, primo fra tutti il mancato inserimento nel Piano triennale delle opere per cui indipendentemente dalla natura di opera urgente sarebbe comunque necessario il riconoscimento della natura di debito fuori bilancio ai sensi del comma 5 art. 194 DL 267/2000. A nostro giudizio, indipendentemente dalla forma di finanziamento dell’opera in questione non si può prescindere dalla considerazione che la situazione di pericolo, alla quale si è fatto fronte con la realizzazione della struttura palificata oggetto della discussione, non è stata la conseguenza di eventi naturali bensì di negligenze, imperizie e imprudenze nella progettazione, direzione ed esecuzione dei lavori relativi al Parcheggio, ed in particolare alla natura degli interventi di sbancamento. In questo senso la liquidazione delle opere eseguite per la messa in sicurezza della zona risulta legittima solo come una forma di autotutela dell’Ente rispetto ad ulteriori fonti di danno erariale che potrebbe derivare da contenziosi con i creditori o dal maturare di interessi bancari o spese legali. A nostro giudizio, tuttavia, tale finanziamento avrebbe dovuto essere preceduto da atti amministrativi tendenti ad accertare le eventuali responsabilità e a predisporre i dovuti risarcimenti. Prevedere invece, come proposto in questa delibera, l’accollamento dell’intera spesa alle voci ordinarie di bilancio senza alcuna iniziativa di autotutela si configura a nostro giudizio come atto illegittimo fonte di danno erariale. Per tali ragioni il gruppo consiliare Lista Civica per Marciana Marina esprime voto contrario e nella ipotesi consistente di danno erariale chiede che copia della presenta deliberazione venga trasmessa al Segretario Comunale, nella sua qualità di Direttore Generale dell’Ente, ed al Revisore dei Conti affinché, per le competenze loro assegnate dall’art. 20 del DPR 3/1957 provvedano alla trasmissione degli atti alla Corte dei Conti.


marciana marina parcheggio san pietro

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