"Vi giro - ci scrive Elio Bianchi - il testo di una lettera di denuncia (inviata al Sindaco di Campo) di una turista che ha soggiornato nella mia struttura e che ha dovuto utilizzare il Pronto Soccorso di Portoferraio" "Mi chiamo Maurizia Bergami, sono un’affezionata frequentatrice dell’Isola d’Elba, anche quest’anno ho passato le mie ferie per il tredicesimo anno nel residence Le Caviere. In questo lungo periodo posso dire di aver notato un certo peggioramento dell’ambiente, strade, parcheggi, spiagge. Le scrivo proprio a causa di un parcheggio, nel parcheggio a pagamento davanti al Conad di Marina Campo, sottolineo a pagamento, a causa di una delle tante buche che ci sono il giorno 3 luglio mia sorella Paola è caduta rovinosamente procurandosi la rottura dell’omero, da quel momento siamo entrati nel girone infernale del pronto soccorso dell’ospedale di Portoferraio Siamo arrivati alle ore 15 e poche minuti, siamo uscite senza peraltro che mia sorella fosse vista da un ortopedico alle ore 20, essendo obbligate a ritornate la mattina seguente per l’ingessatura. Io capisco benissimo le situazioni, durante l’attesa è stato ricoverato un incidentato gravissimo, per cui ci è stato spiegato che i due medici specialisti presenti in ospedale erano bloccati in sala operatoria, ma la mia considerazione è questa: è possibile che nell’unico ospedale presente su di un’isola ci sia carenza di personale, vorrei sapere se il personale presente è sempre lo stesso sia in inverno che in estate, quando la presenza di turisti credo aumenti di parecchio gli abitanti residenti. La prego di mettersi solo per un attimo nei panni di mia sorella, una signora di 65 anni che è rimasta seduta su di una poltrona per cinque ore con un braccio rotto, le erano già stati fatti i raggi X, pertanto aveva la certezza di dover subire una ingessatura, ad ogni sua e mia richiesta ci veniva risposto di portare pazienza che appena possibile il medico sarebbe arrivato, voglio sottolineare che il personale con cui abbiamo avuto a che fare si è sempre comportato con gentilezza, rimane il problema di come ci siamo sentite noi come turiste. La sensazione è quella di essere capitati in un luogo dove non è ben chiaro quali sono i servizi che devono essere erogati ai turisti: le spiagge libere sono poco pulite, le strade hanno molto bisogno d’asfalto, i parcheggi a pagamento hanno ancor più bisogno di manutenzione, anche l’assistenza sanitaria credo che debba essere intesa come un servizio da dare al turista in tempi accettabili, a me che non mi voglia dire che le signore di una certa età debbono stare a casa loro, anche perché con questa situazione economica, credo che solo pensionati come noi si possano ancora permettere due settimane nella vostra isola. La prego di credere che le scrivo non per fare denunce, richiedere rimborsi di assicurazioni, se avessimo voluto farlo avremmo provveduto prima di partire, ma solo per metterla al corrente di cosa succede sul suo territorio e per sfogare l’amarezza di una cittadina italiana che teme di veder scivolare il suo paese sempre più a livelli di terzo mondo. Dopo questo sfogo la ringrazio dell’attenzione che mi ha voluto dare, mi scusi del tempo che le ho fatto perdere e tanti auguri di buon lavoro.
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