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Il nuovo assessore al turismo della Provincia: "Conoscere, concentrare, condividere"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 11 luglio 2009

Paolo Pacini nuovo assessore al turismo della Provincia di Livorno arriva all’Enoteca delle Fortezze con un po’ di ritardo rispetto al fissato orario delle 13, gli incontri programmati per la mattinata (a partire dai sindaci elbani continuando con le categorie sono andati un po’ più lunghi del previsto, ma non è un segno negativo. Il meno che preoccupa, piuttosto, è quello delle presenze turistiche segnalato dagli albergatori (quel – 5% del mese di giugno) e Pacini è poco consolatorio, può darsi anche che il dato debba essere rivisto al ribasso, il calo potrebbe essere più marcato, ed i risultati dell’elba sono peggiori di quelli costieri. Papale papale l’assessore che si presenta al confronto con l’informazione insulare insieme alla collega di giunta Schezzini non indora la pillola: la crisi c’è e va presa per le corna. E’ sbarcato per “conoscere, concentrare, condividere” ed alla fine della mattinata inizia a delinearsi una linea di intervento almeno per capitoli, transitando dalle priorità, a partire dal punto dolente sottolineato dai Sindaci (tutti i comuni presenti eccetto Rio Marina) quello dei trasporti marittimi assurdamente costosi e mal raccordati che buttano fuori mercato il turismo elbano, troppo tempo e troppi soldi si debbono spendere per arrivarci, all’isola. Occorre pressare le compagnie ma per Pacini c’è anche bisogno di sviluppare i collegamenti aerei fino a farli diventare percentualmente rilevanti, e occorre anche incentivare la visita “leggera” di quelli che all’Elba ci giungono senza auto, previo un’incremento dei trasporti collettivi. Ma per l’assessore è opportuno agire anche sul fronte “interno” del rapporto qualità-prezzo dei servizi offerti, che significa in soldoni lavorare un po’ di più per cercare di mantenere gli stessi guadagni, abbassando o contenendo i prezzi, considerando il turismo come “fatto trasversale” che non interessa solo gli erogatori classici di accoglienza. Per questo Pacini annuncia la creazione di un tavolo, che è un’espressione tanto abusata da essere spesso intesa come “chiacchierificio”, ma che nel caso impegnando in primo luogo enti locali e gli operatori economici dovrebbe essere uno strumento per incidere concretamente nella realtà. Un tavolo per delineare le strategie di un turismo che se non si rinnova (tenendo conto della generale domanda e delle peculiarità locali – si pensi solo alla componente di “domanda ambientale”, al turismo culturale potenzialmente sviluppabile all’Elba, allo specifico giovanile), se non riesce a creare sinergie con settori quali agricoltura, pesca, rischia un drammatico ridimensionamento. Al momento siamo quindi alle intenzioni, ma non paiono intenzioni malvage.


Paolo Pacini

Paolo Pacini