Che l'aria in assemblea della Comunità Montana fosse piuttosto pesante, specie dopo gli ultimi eventi ed il "caso Montecarlo", non c'erano dubbi ma che finisse in una furibonda lite (d'altri tempi) con scambio di invettive considerazioni sui cromatismi del crine delle consigliere del centrosinistra e voli a palombella di bottiglie di acqua minerale, per fortuna di plastica, nessuno lo poteva prevedere. Rimandando i nostri lettori ad una più puntuale analisi di quanto accaduto in Viale Manzoni (la riunione di è tenuta in serata di lunedì 18 Agosto) ci limitiamo a fornire qualche flash sull'assemblea. Iniziamo a dire che il primo degli "scherzi da prete" che avevamo ipotizzato ai danni del Presidente in Pectore Simoni lo faceva Andrea Sirabella che inaspettatamente non presenziava alla riunione, per quanto membro della confermata Giunta. Si doveva questa sera eleggere il Presidente ed approvare il suo programma, ma la lettura del documento provocava forti dissapori dell'opposizione di centrosinistra, che dichiarava il programma una semplice fotocopia di quello precedente con la mera aggiunta della realizzazione di un dissalatore a Marciana Marina. C'erano a quel punto ondeggiamenti nella maggioranza che chiedeva una sospensione di cinque minuti per consultarsi ed usciva dall'aula. Ma i "cinque minuti" diventavano quarantacinque con la minoranza sempre più tesa e la maggioranza che doveva avere dei bei problemi di messa a punto della sua strategia. Al rientro degli amministratori della Casa delle Libertà c'era l'annuncio del ritiro del programma (come dire soprassedere sull'elezione del Presidente) e che la discussione poteva continuare sugli altri punti. A quel punto la diessina Maria Grazia Mazzei chiedeva all'opposizione di uscire per mettere fine ad una seduto seduta che a suo parere non aveva senso e che quindi non meritava di avere numero legale,e scoppiava più che una discussione una lite policentrica. Il Senatore Bosi si rivolgeva in maniera minacciosa quanto surreale alla Mazzei contestandole: "Lei è troppo rossa! Perfino di Capelli!" ed un serrato confronto "capoliverese" tra l'Assessore Luperini e la diessina Briano che alla fine scagliava una bottiglia di acqua minerale (di plastica) contro l'antagonista, ma il proietto che mancava il bersaglio designato, centrava perfettamente l'assessore Galletti. Poi esaurite le invettive incrociate i consiglieri dell'opposizione uscivano dalla sala seguiti a breve dalla maggioranza, e la riunione terminava con un "nulla di fatto".
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