"Se ne parla meno che nel 2006, ha fatto meno sensazione, unicamente perchè allora la zona interessata era molto antropizzata e l'invasione di migliaia e migliaia di bruchi che attaccavano perfino i giardini creò impressione, ma non è che l'attacco 2009 della Lymantria all'Elba sia meno grave, anzi .. ci pare già maggiore la superficie infestata e defoliata .. prossime al fronte dei bruchi aree di grande pregio anche coperta da castagneti". A Legambiente sono molto preoccupati ed orecchi dritte tengono pure al Corpo Forestale che sta al momento monitorizzando il fenomeno, l'ultimo sopralluogo da terra in quota è stato compiuto ieri. Certo è che il meteo potrebbe giocare un ruolo niente affatto marginale, se le temperature si rialzeranno i bruchi saranno indotti a metamorfizzare e l'erosione cesserà, dando il tempo di intervenire con metodiche diverse, ma se il caldo si farà attendere i bruchi continueranno a distruggere e forse si dovrà fermarli con massicce irrorazioni aeree di un prodotto mirato che agisce sulle larve degli insetti ma risparmia danni agli animali a sangue caldo. Stamani c'è copertura nuvolosa e tira vento fresco, non è proprio un bel segno.
Lymantria despar