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Polemica Franchini – Barbetti: E se finalmente parlassimo dei Piani del Parco?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 18 agosto 2003

Non essendo stati presenti, non sappiamo cosa abbia veramente detto il Commissario Barbetti alla Comunità del Parco del 28 luglio 2003 sul Piano del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, sappiamo però che il lavoro svolto dall'Agriconsulting s.p.a. è un enorme banca dati (una scomoda banca dati, per alcuni) che da un quadro molto preciso delle emergenze ambientali, delle rarità, delle popolazioni animali e vegetali, delle prospettive e dei problemi del Parco e dell'intero Arcipelago. Un quadro così completo di conoscenze dell'Arcipelago Toscano finora non esisteva. Ci meravigliamo sempre quando componenti della Comunità del Parco chiedono chiarimenti sull'iter del Piano del Parco come se fosse un oggetto sconosciuto, anche loro dovrebbero sapere esattamente quello che sa LEGAMBIENTE per averlo letto: tutti hanno avuto a disposizione la Bozza di Piano per fare le osservazioni. La bozza di Piano è stata più volte presentata pubblicamente dall'ex Presidente Tanelli. Alle riunioni hanno partecipato Comuni, Associazioni di Categoria, Sindacati, ambientalisti, ecc. Quindi, spetterebbe anche agli Enti Locali che compongono la Comunità del Parco dare un giudizio sulle bozze prodotte dall'Agriconsulting. LEGAMBIENTE ed altri hanno già fatto le loro osservazioni, altri se ne sono scordati o forse non hanno nemmeno mai letto le migliaia di pagine dei Piani del Parco, dato un'occhiata alle cartografie, scorso le tabelle, partecipato alle riunioni ed agli incontri... Forse sarebbe più utile ragionare sul Piano, dire se il quadro fatto dall'Agriconsulting va bene o no (LEGAMBIENTE ha fatto precisi rilievi e richieste di modifiche) e fare proposte per la bozza di regolamento per adattarla alle necessità delle nostre isole. Intanto, la Comunità del Parco potrebbe fare quello che deve fare per legge e competenze: il Piano Pluriennale di Sviluppo Economico e Sociale di cui nessuno parla, e la cui bozza giace intoccata nei cassetti dei vari Enti, ma che è uno strumento altrettanto importante del Piano del Parco e che determina la qualità dello sviluppo dentro e fuori dell'Area Protetta. Questo Piano socio-economico, con le modifiche introdotte dalla legge 426, deve andare di pari passo con il Piano del Parco, quindi è strano che si accusi il Parco di non fare il Piano del Parco e poi non si discuta serratamente nella Comunità del Parco dell'adozione del Piano Economico e Sociale e su questo strumento importantissimo non si apra una discussione vera con la società civile. Certo, le interpretazioni del vero pensiero di Barbetti sul lavoro svolto dall'Agriconsulting sono politicamente intriganti e speriamo che il mistero venga svelato, ma sarebbe ancora più interessante se i membri della Comunità del Parco si occupassero finalmente anche di cose più concrete: noi siamo da anni ed inutilmente curiosi di sapere quali sono i giudizi, le osservazioni e le proposte di Comuni, Comunità Montana, Provincia e Regione sul Piano del Parco e su quello di Sviluppo Economico e Sociale.


cartello parco grotte

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