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Riaprono le attività dell'open air museum di Italo Bolano

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 25 giugno 2009

Il maltempo di domenica non ha risparmiato il Parco dell’Open Air Museum Italo Bolano di San Martino. Rami spezzati, cumuli di foglie strappate e mulinate in vasti mucchi, arbusti sconquassati dalla furia del vento, della violenta pioggia e della grandine, ma soprattutto una enorme mimosa sradicata e schiantata al centro del Giardino: così si presentava lunedì mattina il Centro d’arte moderna che da oltre 50 anni offre le sue attività come alternativa artistica al turismo elbano. E ci sono voluti due giorni di intenso lavoro per restituire all’ agibilità questo Giardino dell’arte, mentre per alcuni monumenti saranno necessari lavori di restauro. Anche quest’anno l’Open Air si appresta ad offrire nuovamente il suo spazio per le attività estive, grazie al patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno che da alcuni anni lo ha preso in considerazione per la sua bellezza e utilità sociale. Come sempre il programma della stagione è vario e nutrito. Nell’area del Parco sono state allestite tre esposizioni del Maestro Bolano: una di ceramiche realizzate con sabbie metallifere e di eurite dell’Elba, che tanto successo hanno già riscosso lo scorso anno, una su dipinti recenti ispirati alla vita di Napoleone, tema molto caro all’Artista ma soprattutto quella di pittura dal titolo “Gesto e Dramma” che ha già riscosso molto successo a Prato e in Piemonte, in occasione dei 60 anni di pittura del Maestro Bolano. Durante le tre mostre saranno realizzati momenti di incontro con il pubblico e verranno proiettati due documentari , uno sulla “Storia della ceramica dalla “Dea madre del paleolitico” ai giorni nostri” e l’altro su “Italo Bolano – una vita per l’arte”. Proseguiranno poi gli incontri con il pubblico che partecipa direttamente alle esperienze di ceramica Raku, tecnica molto antica, risalente al 1500 giapponese, con entusiasmo e meraviglia, specialmente i bambini. E’ un’esperienza che si può fare in un’ora: viene consegnato un pezzo in terracotta, il “biscotto”, che viene colorato, portato in breve a oltre 900 gradi in un forno speciale, tuffato in un recipiente chiuso, nel fumo di paglia e segatura e successivamente tuffato nell’acqua fredda. I risultati sono emozionanti per la preziosità dei colori che suggeriscono gioielli antichi. Non occorrono preparazione o attitudine artistica e le spiegazioni vengono fornite direttamente dai collaboratori del Centro. Inoltre, nel mese di luglio, il Centro Museo parteciperà, come sempre, alle “Notti dell’Archeologia” aprendo le sue porte di sera nella suggestiva cornice delle ceramiche monumentali illuminate. In questo luogo, nell’atmosfera magica del bellissimo parco mediterraneo dove si è svolta la cultura elbana sin dal dopoguerra, si continuano a provare le emozioni della creatività nella natura lussureggiante del Mediterraneo; auspichiamo che la tanto attesta “Fondazione” del Museo giunga presto per garantire la sopravvivenza e la continuità di questo luogo unico e tanto ammirato da un vasto pubblico internazionale.


Italo Bolano  Bellerofont

Italo Bolano Bellerofont