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Marittimo disoccupato si toglie la vita

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 24 giugno 2009

Le cronache si erano occupate di lui qualche tempo fa quando subì un incidente a bordo di un traghetto della Moby sul quale lavorava, nel corso del sinistro era stato ferito seriamente ad una gamba da una gomena d'ormeggio. Cortese con tutti anche se timido e schivo il quarantacinquenne Giuseppe Pagano, originario del sassarese era arrivato a Portoferraio molti anni fa per lavorare sulle navi di Onorato dopo che era stato imbarcato sulle tratte sarde della stessa compagnia. Viveva il Via Bruno Buozzi nelle case popolari poste vicino alla "sua" area portuale, si era ben integrato con vicini ed in generale con gli isolani ed era anche sentimentalmente legato ad una portoferraiese. Da qualche mese però non lavorava più, continuava a cercare ed a non trovare un impiego e questo ha probabilmente aggravato uno stato di depressione culminato in una decisione estrema: quella di togliersi la vita. Un proposito che il Pagano ha messo in atto nella notte tra lunedì e martedì, impiccandosi con una corda nel bagno dela sua abitazione, non prima di aver lasciato un ultimo messaggio, coerente con una vita in punta di piedi, e vergato su un biglietto in evidenza sul tavolo dell'ingresso: "Non voglio più disturbarvi". La scoperta tragica di quanto era accaduto è toccata, alla sua donna, quando erano ormai passete ore dal decesso, e quando chi è stato richiamato sul posto dall'allarme lanciato dalla donna (i volontari del SS.Sacramento, gli agenti della Polizia di Stato) niente altro poteva fare che dispensare pietà per un cittadino che non ce l'aveva fatta ed espletare le necessarie formalità. Consentiteci a margine, qualche rigo di incazzata riflessione: Abbiamo dato una di quelle notizie che dovrebbero far torcere le budella e che invece scorreranno come acqua fresca in questo paese senza dignità, dei giovini budelli di belle speranze (in politica o in TV fa lo stesso) e di cadenti grotteschi puttanieri. E pochi saranno i sommovimenti di coscienze anche più vicino, in quest'isola ricca e ignorante delle signore che vanno a fare la spesa coi SUV, della crisi che costringerà qualcuno a dolorose rinunce, come non riposare più le stanche membra andandosene a trombare qualche thai, o a ripensare con rammarico alle fortune spese per farsi trombare alle elezioni. E consentiteci un tantinello di nausea nel constatare d'essere cittadini di uno stato dove si può crepare tanto sul lavoro che per non-lavoro .


Black nero piccolo

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