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La quiete dopo il ciclone - Fenomeni ormai troppo frequenti per dirli eccezionali

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 23 giugno 2009

Tiriamo un rigo di somma, chiudendo la concitata serie di aggiornamenti, su questa "domenica bestiale", sul peggiore debutto meteo dell'estate che si ricordi. Facciamolo dando conto frettolosamente di singoli episodi ai quali in una giornata "normale" avremmo dedicato pagine e pagine. Strizziamo in poche righe le disavventure a lieto fine (o a miracoloso fine?) dei due skipper perduti, uno su un battello pneumatico uno direttamente in acqua, in quell'inferno di pioggia e vento e ritrovati; rallegriamoci che stia meglio di quanto si temeva l'amico Pierangelo (è un po' repubblichino ma amico è) protagonista del primo spaventoso incidente, falciato con il suo motorino da un grosso ramo strappato dal vento ad un pino. Citiamo devastazioni sfuggite ai nostri report come quella patita dalla struttura in spiaggia alla Padulella, i danni ai campeggi, il lavoro per le mille strutture verticali pericolanti che i Vigili del Fuoco stanno smaltendo. Le tracce del ciclone (difficile definire in altra maniera il fenomeno) vengono più o meno velocemente cancellate. Restano sotto pressione i marinai della Guardia Costiera, come gli operai della Provincia che ieri (lunedì) hanno riaperto al transito il Perone, oggi dovrebbero riuscire a riconsegnare agli utenti la strada della Civillina. Resta soprattutto da riflettere di fronte a questi eventi e sulla meschinità dei ragionamenti dei "negazionisti" del mutamento climatico in corso, sia che ci troviamo di fronte al citatissimo quanto sparuto gruppo degli "scienziati" al (dimostrato) soldo delle compagnie petrolifere o delle lobby del nuclare, sia che prendiamo in esame la più pecoreccia versione locale, mossa da interessi di minimo cabotaggio. Le previsioni (peggiori) di qualche anno fa si stanno verificando con una paurosa puntualità: "assisteremo - leggevamo - ad un progressivo infittirsi di fenomeni atmosferici eccezionali...". Bene, mai come megli ultimi anni anche all'Elba abbiamo sentito pronunciare e letto frasi come: ".. a memoria d'uomo", "da quando si registrano i dati ..", "mai visto in vita mia .. etc". Dal 2002 ad oggi l'Elba è stata colpita da una serie di fenomeni alluvionali senza precedenti; piogge, tempeste e mareggiate, ma anche periodi siccitosi ed ondate di caldo, crescono di intensità e si collocano assolutamente fuori dei canonici calendari stagionali. "Tell me what you want yet my friend, You dont belive but this is the eve of distruction". Barry McGuire (Dimmi cosa vuoi ancora amico? tu non ci credi ma questa è l'alba della distruzione) un mezzo secolo più o meno fa, se la prendeva il progresso tecnologico guerresco traendone un auspicio pessimistico. Al contrario noi siamo tra quanti pensano che ancora sia possibile innescare un processo virtuoso, incidere locamente su una migliore salute del pianeta, uniformarsi a modelli di vita ad impatto minore. Crediamo che proprio le minime anomalie (se consideriamo la scala planetaria) come quella che abbiamo vissuto, debbano già convincerci della opportunità di piantarla (specialmente da sinistra) con l'illusorio messagio dello "sviluppo compatibile", laddove è lo stesso termine di sviluppo che determina incompatibilità, e iniziare finalemente a ragionare di "decrescita felice", che significa consumare meno e più intelligentemente per vivere individualmente meglio in una società più solidale. E ciò affermato, speriamo che non ci sia il solito prezzolato penecefalo che partendo da ciò affermi che predichiamo la chiusura degli alberghi e il raddoppiamento delle sbarre piombinesi.


Yacht spiaggiato in secca magazzini  2009

Yacht spiaggiato in secca magazzini 2009