Naufrago per 35 ore, Gennarino sta bene
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : martedì, 23 giugno 2009
35 ore, quasi un giorno e mezzo in balia delle correnti, con la prospettiva migliore che cominciava ad essere quella che il vento continuasse a spingerlo, e gli consentisse di compiere con il suo battello pneumatico le ultime dieci miglia del canale di Corsica che lo dividevano dall’isola francese. 35 ore di freddo e di angoscia trascorse anche a veder volteggiare gli elicotteri più o meno vicini in cielo, ma non si è perso d’animo. Nonostante tutto ciò Gennarino Grillo, di origini siciliane ma trapiantato all’Argentario, skipper per passione e per mestiere, sta bene, relativamente bene, comunque non meglio di quanto si potrebbe stare dopo aver passato un’avventura come la sua. Parla con i ragazzi della pubblica assistenza del SS. Sacramento che lo hanno prelevato all’aeroporto di La Pila, dove ha preso terra l’elicottero dei Vigili del fuoco che lo ha salvato per condurlo all’ospedale di Portoferraio, dove verrà trattenuto quel tanto che basta per rimettersi in perfetta forma. Non è stato facile rintracciarlo, così come è stato un mezzo miracolo che la rotta di uno yacht incrociasse l’altro suo collega, caduto in mare e disperso a Calamita. Ma i soccorritori siano essi casuali o professionali dell’Elba stanno cambiando il noto detto “per i miracoli ci stiamo attrezzando” in “non più di un miracolo al giorno, prego!”.
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