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La maglia di Elba Nazione a Mantovani

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 19 giugno 2009

Ho molto apprezzato come al solito, gli ultimi interventi di Marco Mantovani. Dalle sue parole si capisce quanto amore e quanto attaccamento prova per l’Elba. E proprio per questa sua passione e per questo suo modo di pensare, che nei giorni scorsi ho voluto come gesto simbolico, regalargli una maglia di Elba Nazione. Un gesto simbolico, come simbolico e provocatorio è il fatto di pensare ad un Elba Nazione. Il giorno che sono andato a consegnare la maglia di Elba Nazione (non devo nascondere che ero emozionato), ho letto nelle sue parole e nei suoi occhi, che i suoi “sogni” e i suoi “progetti” sono anche i miei. È stato un incontro breve ma intenso e il suo grande carisma ha rafforzato, se ce ne fosse stato bisogno, i miei propositi, le mie aspettative e le mie speranze. Sono anni che subiamo ingiustizie e sono anni che ci lasciano cadere dall’alto decisioni, senza coinvolgere preventivamente noi cittadini. Anche io mi sento sfiduciato, umiliato e non posso più accettare queste imposizioni. I nostri disagi iniziano da quando veniamo al mondo. Voglio essere un cittadino Italiano di serie A, voglio un futuro garantito per i nostri figli, pari opportunità e uguaglianza. Siamo la terza Isola Italiana ma il nostro ospedale, nonostante la nostra popolazione estiva superi le 300.000 presenze, non è dotato di una sala di rianimazione e non abbiamo un elisoccorso di stanza sull’isola. I reparti (che sono rimasti …) perdono sempre più “numeri” e professionalità. Le nostre scuole sono penalizzate da un pendolarismo diffuso che - senza niente togliere ai professori che vengono da fuori - penalizza oggettivamente i nostri ragazzi e la loro preparazione complessiva. Le famiglie Elbane per sostenere un percorso Universitario ai loro figli, devono sostenere enormi sacrifici a livello economico che non tutti riescono a sopportare. Ma nessuno dei “Governatori” ha mai pensato per gli studenti Elbani ad una foresteria a Pisa e/o a Firenze, usufruibile anche dai familiari dei pazienti Elbani degenti in strutture Ospedaliere fuori Isola. Vivere su questa Isola meravigliosa è certamente un privilegio unico, ma il nostro vivere quotidiano è spesso condizionato dagli orari e dalla disponibilità dei traghetti. Eppure anche se siamo nel 2009, spesso e volentieri ci capita di perdere la nave per colpa di un passaggio a livello chiuso per un trenino “Lego” che non è mai in coincidenza con la nave (o viceversa); quando esiste una via alternativa di accesso al porto che non viene sfruttata. Altra cosa relativa ai trasporti che volevo sottolineare è il mancato trattamento (che riservano ai “residenti della Val di Cornia”) ai nativi Elbani che ritornano a casa per rivedere ed incontrare le famiglie. Nessuno ha mai pensato a tutti questi Elbani che sono costretti invece a pagare la tariffa intera…. La colpa di tutto questo forse come ci ricorda Mantovani è …… anche nostra. Forse però con “questa pisciata fori dal vaso” delle barriere a Piombino, si è risvegliato in noi uno spirito “ribelle”, che dormiva latente nel nostro DNA Isolano. Nei giorni scorsi, ho ideato e fondato sul social network Facebook, un gruppo - Togliete le barriere dal porto di Piombino , non siamo una riserva Indiana – e dopo pochi giorni abbiamo raggiunto quota 1643, iscritti. Ci sentiamo una realtà e anche grazie al sostegno di tutti gli Elbani sui siti d’informazione e blog locali, non vogliamo più tollerare un simile comportamento, non vogliamo che a casa nostra comandino degli estranei. I nostri amministratori, nei giorni scorsi hanno avuto un incontro presso la sede dell’Autorità portuale a Piombino. Gli effetti sortiti a mio parere sono solo dei palliativi : si parla di corsia preferenziale per i residenti e naturalmente per i “Piombinesi”, si parla di 35.000 badge per consentire il passaggio a tutti gli Elbani, si parla di telepass e di biglietti a bordo del traghetto. Perché tutto questo solo ora? Penso che magari al Sig.Tozzi, al Sig. Disperati o al Sig. Guerrieri potrebbe anche venire in mente di impiantarci un microchip come quello per l’anagrafe canina…… cosi ci possono controllare anche con il satellite. A nome dei 1643 iscritti (ad oggi) al gruppo, faccio presente che anche in merito alla tanto decantata (virtualmente) continuità territoriale le barriere di Piombino per l’Elba vanno tolte. E proprio in funzione di questo nostro punto fermo, sarà nostra cura organizzare, anche grazie alle associazioni e a tutti gli Elbani una manifestazione in questo senso. In questi ultimi anni per promuovere il mio sogno di “Elba nazione” ho regalato ad un sacco di amici la maglia. Tra i tanti ricordo l’amico Mario Ferrari grande conoscitore e grande amante dell’Elba, Fabrizio Prianti penna arguta e grande sostenitore insieme a Carlo Gasparri di Arcipelago libero, e Yuri Tiberto eterno paladino della causa Elbana. A tanti l’ho promessa (vero Fabio Cecchi??) e a tanti la devo consegnare (vedi Bruno Paternò, Stefano Luzzetti…….) ma una cosa che desidero e che “il giorno che verrà” vi voglio tutti in prima fila. Facciamo sistema associamoci non ci lasciamo dividere dalle politiche continentali, uniamo le nostre forze, i nostri sogni, i nostri ideali e le nostre speranze, perché a casa nostra dobbiamo e possiamo comandare noi . Decidiamo in accordo una data e dopo : pacificamente TUTTI A PIOMBINO.


Elba in volo dal Capanne

Elba in volo dal Capanne