Il Popolo della Libertà della Toscana ha annunciato la presentazione a breve di un referendum abrogativo di alcune parti della legge recentemente varata dalla Regione Toscana sull’immigrazione laddove viene prevista l’estensione dell’assistenza sociale anche agli immigrati non in possesso di regolare permesso di soggiorno. “Si tratta di una iniziativa che si è resa indispensabile dopo che la Regione, tra l’altro in un momento delicato quale quello della campagna elettorale, si è voluta mettere, una volta di più, contro il Governo Berlusconi” afferma il consigliere regionale del PdL Leopoldo Provenzali che aggiunge come “la sinistra, in piena crisi di identità, priva di idee innovative e di strategie politiche, in evidente calo di popolarità e di credibilità, per farsi notare dal proprio elettorato e tenerlo unito, abbia bisogno di aggrapparsi alla solita, consunta e sterile contrapposizione pregiudiziale al Governo nazionale”. “La nostra iniziativa di avviare le procedure per la richiesta di referendum abrogativo” prosegue Provenzali “ha la finalità di contrastare la nuova Legge regionale sull’immigrazione che equipara, per alcuni aspetti essenziali come l’accesso a fondamentali servizi sociali i cittadini regolarmente residenti sul territorio regionale italiani o stranieri con quelli presenti in Toscana in forma irregolare e clandestina”. “Quello del governo regionale è un grave atto di discriminazione al contrario, che apre una prospettiva allarmante per la Toscana quale rifugio per tutti gli irregolari ed i clandestini d’Europa” conclude Provenzali. “Il vero problema resta, comunque, quello dell’immigrazione clandestina al quale sono legate, in maniera massiccia, le problematiche di una sempre più diffusa microcriminalità. Intanto, la sinistra cerca di smantellare la legge Bossi-Fini nella quale si è, invece, delineato il miglioramento delle garanzie per i lavoratori stranieri, accompagnato da misure amministrative, giudiziarie e penali più rigorose contro gli ingressi clandestini in Italia”.
Clandestini immigranti