Stop al servizio di raccolta porta a porta nel centro di Portoferraio e ritorno ai cassonetti, nel caso organizzati come “isole ecologiche” che, nel numero di 35, consentirebbero ai cittadini di liberarsi dai rifiuti sia differenziati che indifferenziati a qualsiasi ora del giorno. E’ questa la proposta che il Presidente dell’ESA Giovanni Frangioni ha formulato questa proposta al Comune di Portoferraio, alla cui amministrazione spetterà la definitiva decisione. Una proposta illustrata in una conferenza stampa nella quale l’ESA ha argomentato le sue proposte partendo dai costi aggiuntivi (60.000 euro anni) del porta a porta, e pure dalla bocciatura emersa da un sondaggio commissionato ad una società specializzata che ha fatto emergere come la maggioranza dei cittadini chieda di ritornare al metodo tradizionale di riferimento. La stessa ricerca ha anche evidenziato una profonda insoddisfazione per il livello di pulizia delle strade che è stato giudicato negativamente dal 70% del campione e la ragione è comunque collegabile al servizio porta a porta, perché proprio l’abbandono dei rifiuti fuori orario all’esterno delle abitazioni fa sì che questi siano sparsi per le vie dai gabbiani che si sono ormai specializzati nello sfruttare questa nuova forma di sostentamento. Un’indagine insomma che boccia il servizio pressoché in toto, salvando solo il lavoro degli operatori (sia addetti al ritiro, sia deputati a fornire informazioni telefoniche al pubblico), che due terzi dei 233 intervistati (su un totale di 1700 utenze) hanno valutato positivamente.
Isola ecologica