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L’assessorato che vorrei……ai Trasporti!

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 14 giugno 2009

Il disagio e la rabbia che ho vissuto in questi anni mi costringe a fare alcune riflessioni ad alta voce: il porto per i piombinesi è un’occasione economica ed occupazionale, per gli elbani una necessità ed una immensa fonte di ricchezza economica. Ma questi bisogni possono manifestarsi incompatibili con altrettanti bisogni di altri. Quando a Piombino fu costruita la stazione marittima (spianando niente meno che una collina) chiesi al responsabile chi fosse stato quel “genio” che aveva collocato la biglietteria al primo piano e non al pian terreno dell’edificio, come in ogni parte del globo! Mi fu risposto (non sinceramente) che gli ormeggiatori, la polizia, la guardia di finanza….volevano stare al pian terreno e che il viaggiatore, provvisto di bagagli, poteva andare alla stazione ferroviaria, lasciarli al deposito, andare alla stazione marittima, fare il biglietto, recuperare i bagagli e partire senza problemi…beh’ lì pensai per la prima volta al conflitto di interessi. Dopo poco tempo aspettando le mie amiche di Roma che dovevano venire in villeggiatura con il loro scintillante pullmino ma che nella notte gli fu rubato, loro malgrado furono costrette a prendere il treno per venire all’Elba. Io le raggiunsi al porto di Piombino e con grande stupore mi accorsi che tutti i treni che provenivano da Roma erano in coincidenza solo con le navi della Mobyline e compresi che le incompatibilità e le anomalie erano molte. Intanto negli anni i miei amici piombinesi hanno trasformato il porto da struttura improvvisata e priva di servizi (sale d’attesa, toilette, bar, negozi…) in un porto con una funzionalità quantomeno discutibile e con una viabilità ancora da migliorare (qualcuno ricorderà quando il trenino non riuscendo a fermarsi andò a finire direttamente in mare, fortunatamente senza spargimento di sangue!). Ricordo anche quella notte in cui un autotreno con rimorchio agganciò un’auto parcheggiata in viale Regina Margherita trascinandone una decina verso il porto buttando giù dal letto un quartiere intero! Ma i miei amici piombinesi mi direbbero: e voi, cosa avete fatto in questi anni? Cosa avete fatto per proteggere la vostra economia e i vostri bisogni? Avete controllato i prezzi dei biglietti e gli orari di partenza delle navi? E quel fenomeno inspiegabile per cui l’Elba è sempre più distante (ad oggi 75 minuti, una volta il mitico Calimero ce ne impiegava 60!)? E quella lunga fila di auto, 12 km, che il 2 giugno si è formata, pensate, per mettere in sicurezza il porto? L’Elba non può permettersi tutto questo e non possiamo neppure dare la colpa agli altri se sono più bravi di noi a realizzare i loro obiettivi. E allora ci vuole un comune unico e non otto comuni con otto sindaci in conflitto tra di loro per proteggere ognuno il proprio pezzettino di Elba. …….E un assessore ai trasporti marittimi e terrestri! Portoferraio 13 giugno 2009


piombino stazione marittima

piombino stazione marittima