Torna indietro

Utopie capoliveresi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 14 giugno 2009

Giulio Cesare affermava che quando gli dei desideravano punire gli uomini esaudivano i loro desideri. Così dopo avere ascoltato un commovente Corrado Martorella che parla di socialità, oddio questa parola non mi va in testa, di partecipazione, di un modo diverso di fare politica, non mi va in testa neppure questo, ecco che finalmente compaiono gli ineffabili contendenti che propongono il programma del sindaco di tutti, e subito mi viene un tremore, parlano d'onestà, liberismo, rinnovamento dunque cambiamento nella continuità, e qua mi viene un rutto mentre il vento su piazza Matteotti fa da piacevole sottofondo agli oratori e ad impunite betoniere e ruspe oliate di fresco che subodorano lavoro imminente. Tanto tuonò che piovve, le FAMIGLIE capoliveresi hanno votato secondo coscienza e lontane da condizionamenti e alchimie elettorali; ed ecco il nuovo che avanza, finalmente facce nuove, nuove riproposizioni nuove idee, voglia di fare. Eppure c’era qualcuno che ci credeva, credeva che bastasse una lista senza nessun indagato, una lista di giovani coraggiosi con idee nuove e desiderosi di uscire dai retaggi paesani delle FAMIGLIE, con la voglia di cambiare nomi volti e maniere. Ma nò sarà per un’altra volta Marino sarà per un’altra volta Mario lo so ci riusciremo a vederlo quel giorno che pare così lontano ci riusciremo ne sono sicuro, ma intanto guardiamoci i Nerone che suonano l’arpa mentre su CAPOLIVERI da molto tempo in fiamme danzano avvoltoi e corvi ghignanti.


capoliveri veduta

capoliveri veduta