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Controcopertina. Cesare Sangalli sulle elezioni

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 12 giugno 2009

Caro Sergio, prima di ogni altra considerazione, ritengo doveroso replicare allo sconcertante e vergognoso (per usare aggettivi suoi) comunicato di Marcella Amadio, sulla splendida legge regionale della Toscana, che garantisce l'accesso a scuola e sanità a TUTTI gli stranieri, regolari e non, come da principio costituzionale e secondo i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, che evidentemente Marcella Amadio considera aria fritta. D'altra parte la sua affermazione "i clandestini vengono per delinquere" è chiaramente di impronta razzista, e quindi per lei il richiamo precedente non vale nulla. Spero che inizi presto la raccolta di firme per l'abolizione del pacchetto-sicurezza (o "leggi razziali" come le chiamo io), anche se credo che non potrà mai superare l'esame della Corte Costituzionale, proprio come l'infame legge sulle intercettazioni approvata ieri, ennesima porcata di questa destra ignobile (ogni giornalista degno di questo nome dovrebbe ribellarsi). Parto da qui, dalla realtà quotidiana che non ammette distrazione alcuna, per dire un paio di cose sulle elezioni. Prima considerazione: l'Elba è più a destra del resto d'Italia, più a destra perfino del Sud (le percentuali delle europee non lasciano dubbi). La maggioranza degli elbani vota con passione totale il Sultano Berlusconi, e i suoi servi postfascisti. Gente che trova i soldi per comprare i cacciabombardieri, ma non quelli per la scuola pubblica. Adesso si affacciano pure i leghisti dell'Elba ("i nazisti dell'Illinois", come li ho chiamati precedentemente). Roba da piangere. Davanti a queste percentuali, difficile sostenere che Peria avrebbe vinto ugualmente. E comunque è arrivato probabilmente il momento di modificare la legge elettorale, che lascia fuori dal Consiglio Comunale uno come Benedetto Lupi, con 500 voti, facendo entrare consiglieri con poco più di 70 preferenze. Guardando i nomi, a parte qualche rarissima eccezione, direi che ogni ipotesi di rinnovamento è bandita. La nomenklatura a Portoferraio è saldamente al suo posto, più o meno da 25-30 anni. Toccherà aspettare altri cinque anni. Alle minoranze accerchiate che sognano "un'altra città" e un'altra isola va l'augurio di resistere, resistere, resistere, anche se è dura. Ma almeno, a livello nazionale, Berlusconi si è ufficialmente incamminato sul viale del tramonto. P.S. Io ho votato Di Pietro, con preferenze a De Magistris, Sonia Alfano e Carlo Vulpio. Ma potendo, avrei dato un voto al PD, a Sinistra e Libertà, e a Rifondazione. Ai radicali no, perché sono stati alleati di Berlusconi. E comunque non capirò mai perché, se per sconfiggere il fascismo si sono uniti dai monarchici agli stalinisti (nel CLN), non si può fare altrettanto (anzi, molto meno) per battere il berlusconismo.


costituzione

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