Caro Sergio, mi scuserai se approfitto delle pagine di Elbareport per un fatto che credevo relegato ad una discussione personale e che qualcuno ha deciso di rendere pubblico appena è diventato un pubblico amministratore. Alla vigilia delle elezioni mi ha telefonato un candidato della lista Nuovo Progetto per Campo chiedendomi che Legambiente denunciasse subito il taglio di due pini in centro a Marina di Campo, dicendomi chiaramente che questo avrebbe fatto molto comodo alla sua forza politica. Ho risposto che Legambiente non prendeva ordini politici da nessuno, figuriamoci poi a due giorni dalle elezioni, e che noi facciamo le cose quando e come ci pare e se ci pare, secondo i nostri obiettivi e tenendo conto solo di una cosa: la difesa dell’ambiente. Comunque, l’ho rassicurato, i nostri soci di Campo si sono già attivati e vedremo se esiste la documentazione per l’autorizzazione al taglio dei pini e se è in regola, così come facciamo per gli atti di ogni comune di qualsiasi colore politico. Ora se vuole il neo-consigliere quei documenti potrà fornirceli direttamente lui, così risparmiamo tempo. Ne è seguita una vivace discussione che io pensavo privata e che ora mi dicono riportata con diverse forzature e molte lacune sui soliti blog amici. Alle scorrettezze di questo signore mi sono ormai abituato, ma come gli ho detto quel giorno per telefono, un conto è se le minchiate le dice un normale cittadino con qualche smania di protagonismo, un conto è se le dice uno che si è buttato in politica ed ora è un pubblico amministratore, con tutti gli oneri che questo comporta verso l’opinione pubblica e verso un’associazione seria come Legambiente che non è usa lasciare passare sotto silenzio le scorrettezze, le interpretazione delle leggi a cappella, le esagerazioni e il populismo di certi politici, nuovi o vecchi che siano. Quindi d’ora in poi il neo consigliere campese avrà da parte nostra la medesima attenzione che diamo ad ogni parola di qualsiasi politico elbano eletto dal popolo per applicare le leggi e non per far finta che non esistano. Detto questo, siccome mi si dice che il neo-consigliere del centro-destra, mi dà una lezione di matematica perché avrei detto che con tre liste a Campo nessuno avrebbe avuto la maggioranza reale dei cittadini, lo invito a rifare qualche conto perché è vero che 1.609 voti sono il 53,57% dei 3.003 voti validi (escluse bianche e nulle) ma sono solo il 39,11% dei 4.133 elettori, visto che 1.000 campesi (il 24,31% dell’elettorato effettivo) hanno preferito starsene a casa piuttosto che votare le tre liste. Insomma, intanto il neo-consigliere con smanie assessorili impari a fare i conti e scoprirà che la sua lista è stata votata da poco più di un terzo dei campesi adulti, quindi come gli dicevo da una minoranza degli abitanti del Comune che amministrerà. In quanto al suo risultato personale, già che ci siamo, l’uomo popolare che capisce il popolo ha avuto un ben magro risultato, passando per il rotto della cuffia, mi pare con una cinquantina di voti di preferenza. Pensi il neoconsigliere che il sottoscritto a Marciana Marina è passato con un bel po’ più di voti, arrivando secondo della sua lista e tra i primi in assoluto, solo che Marciana Marina gli elettori sono meno della metà di quelli di Campo nell’Elba. Se poi Tibereto ponese un po' di attenzione anche a ciò che direttamente non lo vede in gioco, scoprirebbe che quando Legambiente ha appoggiato suoi soci candidati questi hanno di solito avuto risultati eclatanti per le loro forze politiche, e che qualcuno è passato anche questa volta. Forse, sulla base di questi risultati e numeri, bisognerebbe rivedere l’indice di popolarità alto che si auto-assegnano gli antiparco o anti Amp e quello basso che invece assegnano agli ambientalisti(ed anche al sottoscritto) accusati di non capire la gente e di non stare con il popolo che li schiferebbe. Il problema è che noi, al contrario del neo-consigliere, non ci teniamo ad essere simpatici a tutta la “gente”, non ci pensiamo nemmeno ad assecondare e vellicare le sue peggiori pulsioni ed egoismi e a rivendicare l’ignoranza come fosse una virtù. Non siamo usi insultare e sbertucciare gli “avversari” su comodi blog sapendo che non risponderanno. Parliamo a chi è disposto a ragionare di questo mondo complicato e in crisi e quella parte di popolo che non si fa impaurire dalle chiacchiere premia con la sua fiducia Legambiente e chi la rappresenta per la coerenza dimostrata ogni giorno. Lasciamo volentieri ai populisti ed agli arruffapopolo che vomitano contro la politica e poi vanno in lista, l’illusione dei numeri e delle persone.
la pila campo aerea