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A Sciambere: Cavalli e Senatori

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 15 agosto 2003

Da Bruno contestatore della propria parte politica, si fa per dire Leggo con sentimenti contrastanti il compito in classe dell' Amico Simoni (la liste dei buoni e dei cattivi). La prima reazione è negativa: non vedo come potrete fare bella figura oggi, dopo che l'avete fatta brutta fino a ieri. Quello che dici oggi, Caro Luca, lo dovevi fare ieri e non domani. Come vedi , almeno i tempi dei verbi e dei propositi sono perfettamente sbagliati. Mi dissocio con amarezza quindi dal tuo benevolo pensiero.... sapremo dimostrare tutti insieme .... che cosa .... quello che non avete voluto fare prima ... via, siate Uomini: dimissioni per tutti, per tutti coloro che hanno votato , senza la minima osservazione polemica, tesa a migliorare l'atteggiamento D&C (Donne & Champagne), quegliatteggiamenti. Se Febbo è Nerone Voi tutti, come minimo, siete i Cavalli eletti senatori. Con la più grande onestà intellettuale e sincero dolore. Bruno Paternò, detto Wally Catilina Permettici Bruno di chiosare in questa ferragostana giornata i tuoi scritti romano-imperiali, (premesso che ne condividiamo le indicazioni di massima, riconoscendoti un senso etico che ti fa onore): Intanto per notare come le più recenti riletture di quel periodo storico hanno rimesso un po' le cose a posto, giungendo a supporre che quel popo' di palloso e presuntuoso di Marco Tullio Cicerone non fosse proprio un fior di giardino. Parimenti il vituperato Lucio Sergio Catilina, a cui il Kikero (più corretta pronuncia) nostro dedicò il suo noto: "Usque tandem .." (assessore e consigliere posate la bicicletta), sembra invece fosse persona più amante della democrazia, ergo più rispettabile, e non quella sentina che ci hanno tramandato. Ma la storia la scrissero i nemici di Catilina. Notiamo poi un piccolo errore storico che hai commesso: A nominare senatore un cavallo fu Caligola e non Nerone. A tal proposito anche qui occorrebbe un criterio diverso di valutazione. La condanna storica verso questo atto, alla luce delle ultime legislature, dovrebbe molto attenuarsi, visti i senatori che ci rimpastiamo. Ce lo vedi un cavallo a fare il "pianista" che pesta zoccolate sui pulsanti dei compagni di gruppo assenti per votare in loro vece? Ed ancora: la dignità di Palazzo Madama risultebbe più offesa dagli equini nitriti che dai leghisti muggiti che ivi già inverecondamente risuonano? Ed in ultimo: tu come senatore per chi voteresti in coscienza: per Varenne o per Previti? Chi tra i due ha illustrato di più il nostro paese nel mondo? Uno si è distinto per importare in Italia capitali ricavati all'estero col suo onesto sudore, soldi che saranno soggetti al fisco, l'altro per esportare all'estero capitali sottratti al fisco in Italia, per tacerne la provenienza. E quale tra i due ha le maggiori potenzialità di commettere reati? Uno si è gia beccato (in prigo grado) una decina di anni + I.V.A. di carcere per la corruzione dei giudici romani, l'altro come massima offesa alle leggi repubblicane potrebbe macchiarsi di "Cacata Privata Aggravata in Luogo Pubblico". Non vorremmo influenzarti, ma noi tra le due bestie voteremmo per quella meno famelica, predatoria e più quadrupede. Così come dopo averli considerati come governanti, tra Caligola e Berlusconi, al ballottaggio voteremmo scheda bianca. Fossimo in te non genarizzeremmo poi sulle motivazioni (ergo sull'opportunità), degli equidi di varia razza che compongono la Giunta della Comunità Montala di permanere alla guida dell'ente. Qualcuno, è vero, lo fa per soldi, qualcun altro per quadrini, un terzo perchè tiene famiglia e c'è perfino chi lo fa perchè ci crede (ma deve stare attento, la compagnia non è delle migliori, corre il rischio di essere azzoppato presto: Febbo - indipendentemente dal giudizio sul suo governo - docet).