Una missiva molto apprezzata quella recentemente inviata dal ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, alle associazioni ambientaliste in merito alla legge comunitaria e alla direttiva europea relativa alla protezione, gestione, regolazione e sfruttamento degli uccelli selvatici. “Questa lettera, che non dà adito a possibili fraintendimenti o ambigue interpretazioni – commentano Legambiente, Amici della Terra, Fare Verde – azzera qualsiasi strumentalizzazione volta ad alimentare nei cacciatori italiani l’illusione di poter modificare le norme in vigore per sparare più a lungo, a più specie e senza alcun ostacolo in giro per il Paese”. Il ministro, nel confermare la Sua personale sensibilità su queste tematiche, scrive infatti che per quanto riguarda la caccia ai piccoli passeriformi, principali vittime della caccia in deroga - pratica che la normativa comunitaria chiede sia concessa esclusivamente in via eccezionale -, il governo ha già avviato i contatti con le Regioni inadempienti e si è impegnato a rimuovere le disposizioni regionali in contrasto con la normativa comunitaria, anche attraverso le opportune modifiche alla normativa nazionale, che comunque manterrà inalterati gli attuali termini del calendario venatorio, compresi tra il 1 settembre e il 31 gennaio. La lettera di Frattini, se ce ne fosse stato bisogno, visto che riguarda Zps, siti Natura 2000 e quindi i Parchi, mette una pietra tombale sopra le fantasiose ipotesi elettorali di tagli del parco e di caccia (e pesca) dentro le aree protette. Questa volta per sfortuna di qualcuno la smentita è arrivata da un esponente del governo in tempo reale.
uccellino morto tordo