GIANNUTRI. Si è conclusa con un nulla di fatto l’inchiesta della procura di Grosseto legata ai tuffi proibiti che il presidente della Camera, Gianfranco Fini e la sua compagna, Elisabetta Tulliani, fecero il 26 agosto 2008 nella riserva marina dell’isola di Giannutri davanti alla costa dei Grottoni. Il gip Armando Mammone, accogliendo la richiesta del pm Giuseppe Coniglio, ha archiviato il procedimento che vedeva indagati per concorso in navigazione in acque protette Fabrizio Simi, all’epoca caposcorta di Fini, e quattro vigili del fuoco (tre di Grosseto ed uno di Civitavecchia). Quel giorno il presidente della Camera venne fotografato a bordo di un’imbarcazione dei vigili del fuoco mentre si preparava all’immersione con maschera e bombola d’ossigeno. Gli scatti vennero poi diffusi da Legambiente. E il Codacons presentò un esposto alla magistratura. Nel motivare l’archiviazione del fascicolo, che oltre a Simi, riguardava anche Quintilio Capecchi, Alberto Falciani, Paolo Scipioni e Maurizio Tattoli, Mammone ha detto che «non è stato possibile identificare chi abbia autorizzato l’accesso nell’area protetta, anche per le dichiarazioni contrastanti rese dagli stessi indagati». Per quella immersione proibita, Fini e la compagna hanno pagato una multa di 412 euro totali. Subito dopo che la vicenda diventò di dominio pubblico dall’enturage di Gianfranco Fini si fece sapere che il presidente della Camera avrebbe pagato la multa prevista per questa violazione, cosa che venne fatta; inoltre Fini chiese scusa per quanto era avvenuto
Fini a Giannutri 6