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A sciambere della decrescita felice e del voto infelice

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 03 giugno 2009

Seduto su una panchina a San Giovanni mi guardo quell'irripetibile scorcio della città posta sui due colli, ma diversa da Gerusalemme perché nella parte bassa del disegno c'è il blu del mare del porto e della Darsena. Such a perfect day ... il tempo si è raddrizzato, il baccalà passato in padella e cotto col pomodoro del Picchi andava nel culo "a tutte le raffinerie" come disse la signora rotaryana che Uberto citava spesso. Penso a una risposta di Angelo Zini in conferenza stampa, quando gli abbiamo chiesto cosa aveva fatto di sbagliato la giunta uscente ci ha risposto per prima cosa: "Non essere ancora riusciti a procedere oltre con il riassetto del Water Front" Traduco: Angelo che conosco da una vita ed al quale ho sempre riconosciuto una vivace intelligenza si è rammaricato per il fatto che da qui io possa ancora vedere Portoferraio senza un listello cementizio a deturparmi lo scorcio. Mi viene da pensare a quanto poco riescano a farmi incazzare i miei detrattori ed i loro spendaccioni padroni, e quanta capacità abbiano di farmi girare le palle quelli che dovrei avere più vicini. Ieri ho sentito l'appello di Vendola in TV ed ho capito perché era "l'occhio dritto" di Enrico Berlinguer, condivisibile dalla prima all'ultima parola, sono un elettore di Sinistra e Libertà, ma che minchia ha fatto all'Elba Sinistra e Libertà per contrastare la politica urbanistica, fattispecie "sviluppista e portualistica" del PD isolano, che vedo come il fumo negli occhi? Il giorno si fa un po' meno perfetto, mi ritrovo a sessanta anni e passa a fare il "Montanelli (si scusi l'irriverenza) rovesciato" ad assoldare altre due scimmiette oltre le tre di rito (una che si tappa il naso, una altro residuo orifizio) per votare i meno peggio tra quelli che potrebbero vincere, sperando che chi mando in consiglio comunale sappia contrastare almeno un po' questa sciagurata deriva cementizia che ha travolto pure la (si fa per dire) sinistra. Per uno come me approdato in tarda età alle teorie di Serge Latouche, alla ineluttabilità della decrescita felice (ho dei nipoti, un po' di mondo lo vorrei lasciare pure a loro) è veramente pochino. Sono a San Giovanni e per competenza territoriale arriva Natalino Giulianetti, ironizza sul "porto a secco" destinato ai residenti ".. ce lo vedi il vecchio di 80 anni che ala il gozzo tutte le sere .." ha ragione di solito gli architetti sanno un cazzo quanto pesa un gozzo, e qualcuno neanche sa cosa significa "alare". Poi Natalino col genio dei semplici osserva: "Deh so' tutti per il rilancio del centro storico e intanto hanno aperto le sedi delle liste fori del centro storico ..." Non mi resta altro che sperare che anche la prossima legistatura passi come una purga, che le faraginosità della macchina burocratica, oltre che procurare le usuali rotture al cittadino utente, rallentino anche questa nuova massiccia e barbara cementificazione. Spero che si metta giudizio, che si investa sì, anche in infrastrutture ma in quelle che servono, quelle necessarie per mettere in primis in sicurezza il territorio e la viabilità, per attuare una politica dei rifiuti degna di tale nome, ed un virtuoso ciclo delle acque, e perfino a migliorare (e soprattutto a coordinare) le potenzialità di approdo nautico ma senza interventi che stravolgano paesaggio e risorse naturali. Natalino ha capito cosa significa "decrescita felice" prima o poi dovrà comprenderlo perfino Sinistra e Libertà (dell'Elba), i verdi etc.


Portoferraio da San Giovanni calma piatta

Portoferraio da San Giovanni calma piatta