Caro Sergio, alcune considerazioni, in ordine sparso, su elezioni e candidati. Ha fatto bene Giancarlo Diversi a ricordare Benedetto Lupi oppositore solitario al faraonico progetto “Cosmopoli” (in versione ridotta e ritoccata dal PCI-PDS, era nato democristiano e socialista). In quel caso, più dei contenuti, era il nome della ditta appaltatrice la pietra dello scandalo: la ICLA-FONDEDILE (dietro e intorno alla quale agivano personaggi che avremmo successivamente visto tornare in pista nella disgraziata faccenda dell’impianto del Buraccio), implicata nello scandalo della ricostruzione in Irpinia e inserita nel rapporto anti-camorra dell’allora ministro dell’Interno Oscar Luigi Scalfaro. Ha fatto male, invece, Roberto Peria, a non citare mai il nome di ESAOM nei grandi progetti sulla nuova portualità: in questo caso non è in discussione la ditta, ma i contenuti (almeno finché qualcuno non ci spiegherà con chiarezza COSA guadagnano i cittadini in rapporto a QUANTO guadagna ESAOM o chi per loro – l’investitore privato, insomma). Il passato ritorna, eccome. Forse anche in positivo. L’accoppiata Benedetto Lupi – GianCarlo Diversi era quella di “Alternativa Giovane”, l’unico gruppo giovanile di rilievo a Portoferraio prima dei “Ragazzi del Canile” (mi sarebbe piaciuto vedere Andrea Tozzi e Michele Alessi in lista con loro). Se questi ultimi “perdono tempo dietro alla merda dei cani”, noi di A.G. eravamo “boni a fa’ le sardinate”. L’atteggiamento di una certa classe politica non è cambiato nella sostanza . Forse un po’ nella forma: a leggere i noiosissimi comunicati stampa di questo periodo, sembra che allo scoglio ci siano le elezioni europee. Certi atteggiamenti di insofferenza verso il basso non cambiano anche perché alcuni politici ritornano (o forse non se ne erano mai andati). Come Paolo Del Bruno, all’epoca assessore alle politiche giovanili, che aveva una così scarsa considerazione di Alternativa Giovane da dimenticarsi di pagare l’organizzazione della mostra “Insieme oltre la droga” (altro che “sardinate”). Insomma, il centrodestra è “il vecchio che avanza”. Con tanti soldi da spendere nella campagna. Il sindaco uscente, Roberto Peria, che dicono favorito, è invece tutto rivolto al futuro, con grandi obiettivi che sanno molto di “New Town”, di figate tipo “Waterfront”. Io mi sarei accontentato di un po’ di “Old Trash”, nel senso dei vecchi rifiuti, perché in troppi si sono già dimenticati degli obiettivi da sbruffoni, puntualmente e clamorosamente disattesi (qualcuno parlò del 50 per cento di differenziata in due anni, non siamo nemmeno al 20 per cento dopo un lustro). “Unaltracittà”, a parte qualche nodo partitocratrico ancora da sciogliere, mi sembra Davide contro Golia. Una lista “outsider”. L’unica che può parlare con qualche credibilità di “inclusione” (termine completamente dimenticato dagli altri) e perfino di “partecipazione”. Il resto è Potere, più o meno ritoccato. Queste sono le prime elezioni che vedono veramente in prima linea la generazione nata negli anni Sessanta (meglio tardi che mai). Il messaggio, ai ventenni del 1988 e dintorni, è il seguente: ricordatevi di quelli che c’erano, all’epoca, e non dormivano. Cesare Sangalli P.S. Ho parlato solo di Portoferraio. Però a Campo mi sfugge perché si candida Graziani, trovandosi nella stessa situazione per la quale si era dovuto dimettere. Mentre capisco perfettamente la candidatura di Barbetti a Capoliveri: se andrà avanti il piano casa berlusconiano, chi meglio dell’ex sindaco per il paese col record di condoni edilizi? Solo un appunto - Cesare - per completezza dell'informazione e per completezza di una ricostruzione "storica" che mi pare più che parziale un poco lacunosa. Senza nulla togliere al ruolo di Benedetto, Uberto e altri, nel contrastare quella che all'epoca definimmo "convenzione capestro" con il consorzio Cosmopolis, almeno nella società portoferraiese Benedetto (per fortuna) non fu esattamente "solitario". Si farebbe torto alla realtà a tacere il ruolo di documentazione e denuncia che ad esempio Legambiente assunse nella vicenda; se chiudo gli occhi rivedo ancora il complicatissimo istogramma completato con un lavoro certosino da Giovanna Neri, un foglio A3 pieno di sigle e frecce e nomi di persone ritornanti e società-matrioska e schifezze consimili della morente italietta demo-craxiana. L'operazione Cosmopolis fu scongiurata con il concorso di tutta la sinistra portoferraiese che si divise sul punto soprattutto quando mutarono gli equilibri e le sinistre tornarono al governo di Portoferraio, tra chi voleva (e io ero tra questi) un immediato "politico" impugnare la convenzione, e chi come Giovanni Fratini, preoccupato di negative ricadute giuridiche, propendeva per "renderla progressivamente inerte". Col senno di poi devo riconoscere a Giovanni, con il quale ebbi un contrasto niente male sull'argomento, che andò a finire come si augurava lui e "Cosmopolis" non murò un mattone. Affermare "che ci fu una versione ritoccata PC-PDS" è quanto meno ingeneroso: consenti di affermarlo a chi è stato proprio per avventura l'ultimo segretario del PCI portoferraiese e, sia pure per poco tempo il primo segretario del PDS, e che non ha nessuna intenzione di essere menzionato (neppure di striscio o d'ufficio) tra i "facilitatori" della Fondicla ed ingloriose zone collegate.
Giancarlo Diversi Conferenza Regione