La recente rivoluzione toponomastica ha trasformato in Via Carlo Bruzzi Alieti quella che probabilmente i portoferraiesi continueranno a chiamare "la seconda traversa delle case popolari della Sghinghetta" un gruppo di case costruite dove la Val di Denari si fa piano rimasto per decenni isolato tra i campi e ora assediato dall'abnorme cementificazione portoferraiese. Case modeste, che già mostrano i segni del tempo (qualche anno fa un abbaino sprofondò nel tetto, a quell'occasione si riferisce la foto) in cui vivono persone in genere di modeste origini. La Signora Luisa Catta è una delle assegnatarie degli appartamenti, è anziana ed ha gravi problemi di deambulazione, ed avrebbe diritto a disporre di un posto-macchina nei pressi della sua abitazione, così che i suoi familiari possano adeguatamente assisterla. Ma un'operazione apparentemente semplice (il riconoscimento di una palese invalidità ed il tracciare quattro righe per terra) ha impegnato la macchina comunale per più di un anno fino ad oggi senza costrutto. Da tanto la signora Maria (figlia della richiedente il permesso) ha avanzato l'istanza, dodici mesi nei quali più volte si è recata in comune a sollecitare la concessione. Risultati ad oggi: O. "Parli con uno ti dice che non è competente, con un altro che ti dice che te lo faranno presto - commenta Maria - ma quel posto non viene fuori". Segnaliamo la "minima" storia sperando che a scelta alla Sghinghetta o in via Bruzzi Alieti 23 qualcuno si preoccupi di tracciare le quattro righe gialle.
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