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Gli incendi, chi li appicca e chi li spenge, nel giudizio di Elba2000

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 13 agosto 2003

Il caldo eccessivo, si sa, modifica il comportamento degli animali: i piccoli dei rondoni che fuggono dai nidi e cadono; cani normalmente docili che attaccano e tentano di spolpare i padroni o i loro amici; i grilli che lasciano i campi e si rifugiano nelle fioriere dei centri storici o nei vasi di fiori sulle terrazze; pesci che, disperati, scappano dai fiumi per non finire lessi. Le cose, in verità, non vanno meglio per gli uomini, che manifestano sempre più segni di disagio. All'Elba i più esposti sono stati coloro che hanno combattuto l'incendio: in prossimità delle fiamme, la temperatura elevatissima, secondo i giornali, iniziava a fondere i caschi di protezione. I primi preoccupanti effetti si sono visti su un leader storico dell'ambientalismo elbano, solitamente equilibrato, il quale ha detto che i criminali e i vigliacchi che hanno dato fuoco vanno cercati nelle frange antiparco spinte, secondo lui, dall'odio verso gli ambientalisti. Il Portogallo, la Spagna, il sud della Francia, la Corsica, ma soprattutto l'Italia, tutti questi territori risultano devastati dagli incendi. Limitandoci all’Italia, in 48 ore ci sono state, al numero della protezione civile, 12.000 segnalazioni d'incendi. Si parla di vandali, di pazzi, di piromani, si parla dell'affare dello spegnimento, del rimboschimento, ecc., ma all'Elba, dove gli unici incendiari davvero scoperti furono individuati fra coloro che spegnevano gli incendi, sarebbero stati, secondo qualcuno, “gli antiparco” che, come i bimbi, si divertirebbero a dar fuoco per fare dispetto agli ambientalisti. Effetti devastanti anche sul responsabile dei volontari di Marina di Campo, Gentini, secondo il quale lo scopo era quello, addirittura, di far morire arrostiti tutti coloro che erano impegnati nello spegnimento degli incendi. "Hanno tirato a levacci" ha dichiarato testualmente ad un giornale on line. Il WWF, invece, chiede di chiudere al traffico le zone a rischio, dal tramonto all'alba, perché i piromani si muovono di notte. Praticamente, gran parte del territorio dell'isola. Avremmo così uno dei centri turistici internazionali più prestigiosi con qualcosa in più, rispetto alla concorrenza, da offrire: il coprifuoco, esattamente come a Bagdad. Il WWF, dunque, combatterebbe il fuoco con i coprifuoco. Temperature insopportabili anche all'Apt. "Abbiamo ricevuto molte telefonate” - dice il direttore dott, Gentini – “ci chiedono se l'incendio ha bruciato anche gli alberghi. Abbiamo risposto che per le strutture ricettive era tutto sotto controllo". Risposta inquietante perché conferma la presenza di un pericolo. Si controlla un pericolo (o una malattia), mai la normalità. La risposta che sarebbe stata data, se i locali fossero stati adeguatamente climatizzati, sarebbe suonata, più o meno, così: "venite tranquilli gli incendi sono sulle colline, lontani dagli alberghi che sono lungo la costa." Gran caldo anche all'ultimo consiglio comunale, alla “biscotteria”. La sinistra guidata da Fratini, che nella precedente seduta aveva chiesto alla maggioranza di fornire spiegazioni su quelle che nel regolamento urbanistico sembravano delle illegittimità, quando si è trovata di fronte ad una relazione di 36 pagine che rispondeva punto per punto alle accuse, ha deciso di abbandonare l'aula. Poco prima aveva contestato la spesa relativa all'ufficio stampa. L'addetto stampa (che secondo noi fa un ottimo lavoro in ufficio e sui palcoscenici delle manifestazioni) ha poi dovuto esibire la sua busta paga in pieno consiglio comunale, come per dimostrare che non rubava il proprio stipendio. Un fatto di enorme gravità perché investe direttamente la dignità di un lavoratore; la presa di posizione risulta ancora più grave per essere stata assunta dalle forze di sinistra, che dovrebbero essere le più vicine, per definizione, ai diritti e alla sensibilità dei lavoratori. Questo episodio e le dichiarazioni di Mazzantini contro gli antiparco sono i fatti più seri: il primo perché è un grave sintomo di perdita di identità della sinistra e il secondo perché rischia di provocare reazioni e scontri di cui nessuno sente più il bisogno. Il caldo non ha risparmiato neanche i giornalisti, che hanno fatto un ottimo lavoro, rimanendo nottate a scrivere per informare la gente. Un giornalista innervosito, verso l’alba, da un gruppetto di fiorentini rumorosi ha scritto: "Tanto, prima o dopo, affogano tutti". Battuta talmente esplicita da apparire surreale. Comunque, poco male: anche Dante avrebbe voluto annegare i pisani. A chi scrive perdoniamo tutto: o perché è troppo grande o perché è troppo piccolo o perché è troppo stanco. (grazie .. troppo magnanimi! n.d.r.) A meno che non possano fare il miracolo le reliquie di padre Pio, che gli elbani portano in processione proprio in questo periodo. Non ci rimane che affidarci alla rinfrescata, che dovrebbe arrivare (speriamo…) ai primi di settembre. Nel frattempo, in assenza di condizionatori e ventilatori, può andare bene la tradizionale borsa di ghiaccio sulla testa. Sembra faccia miracoli.


incendio gm collina vigna casotto

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