La scuola è una enorme risorsa di talenti e di opportunità per tutti, per questo ho molto apprezzato l’invito, rivolto ai candidati, a discuterne i problemi concreti, che troppo spesso subiscono un approccio ideologico o propagandistico. La scuola è particolarmente importante per le isole perché rappresenta un fattore di mobilità umana - e sociale - senza pari. Eppure è particolarmente colpita dal problema della dispersione. Qui va subito evidenziato un primo paradosso, segnalato da alcuni istituti, che mi pare incomprensibile: dobbiamo chiedere alla Provincia come mai, pur avendo l’Elba il primato di dispersione scolastica nei primi due anni delle superiori, i finanziamenti provinciali sono inversamente proporzionali: finanziamenti a pioggia e non mirati. LA CONTINUITA’ “TERRITORIALE” Non possiamo nasconderci che esistono gravi problemi legati alla frequenza dei corsi universitari da parte dei nostri ragazzi. Difficoltà tipiche della nostra condizione insulare, che sembrano non interessare più di tanto gli enti come Province e Regione che hanno ampie deleghe nel campo dell’istruzione e che dovrebbero realizzare anche in campo scolastico quella continuità territoriale che viene sempre evocata a parole e disattesa nei fatti. Urgono interventi a sostegno dei giovani universitari elbani e delle loro famiglie che, oltre alle tasse sempre più gravose e ai libri di testo, sono costrette a sopportare anche le spese per vitto e alloggio nelle sedi universitarie. Interventi legati al merito e al reddito, ma anche il più volte auspicato studentato a Pisa da realizzarsi in collaborazione tra regione, provincia e comuni elbani. LE CARENZE INFRASTRUTTURALI Le scuole superiori scontano carenze strutturali che, nel mondo della scuola, sono note a tutti, da anni. Alcune cose sono state fatte. Altre occorre che siano fatte nei prossimi anni: il liceo classico non ha sede; i licei sono dislocati su tre sedi (Grigolo, Concia di terra, salita Napoleone) e questo evidentemente comporta disagio negli orari e negli spostamenti. Sul tema della sede torneremo subito. Altra grave questione è la mancata utilizzazione dei laboratori, quello di informatica è di fatto inutilizzabile - i vigili del fuoco lo hanno dichiarato inagibile, la Provincia sostiene che i lavori sono stati fatti. Stessa cosa quello di scienze. Manca inoltre un laboratorio di disegno e di lingue. La palestra è - diciamo così - “rimediata” e troppo piccola: non merita neanche il nome di palestra. Problema da tenere sotto controllo al Grigolo è l’impossibilità di una vigilanza reale: i ragazzi, soprattutto a ricreazione, ma non solo, scendono in basso al bar dove l’accesso libero e si perde il confine - anche fisico - fra ciò che è ancora scuola e ciò che non lo è più, con conseguenze potenziali anche nel comportamento di fronte a certe regole. L’assemblea di istituto è frazionata. Mancando una aula magna capiente si possono riunire o il solo biennio o il triennio. I ragazzi degli altri Comuni hanno problemi ulteriori: irrisolvibile quello dei pullman che ad esempio partono da Portoferraio alle 12 e 50: i ragazzi perdono regolarmente una mezz’ora al giorno di lezione. LE RISORSE E LE ESPERIENZE POSITIVE Sul tavolo della Provincia, accanto a questi problemi molto concreti, annosi e mai risolti (tanto che molti presumo siano già stati oggetto di valutazione) vanno anche portati gli elementi positivi come la grande professionalità di tanti docenti (anche e soprattutto elbani, altra risorsa per la nostra realtà) e la sensibilità di dirigenti che hanno attuato progetti interessanti. Penso per esempio a quello del liceo scientifico sulla “alternanza scuola lavoro”, finanziato per tre anni dalla Camera di Commercio di Livorno. La classe elbana che lo portava avanti è risultata prima in tutta la Provincia: il progetto, infatti viene riproposto. IL POLO SCOLASTICO Sulle sedi va aperto un capitolo speciale: non si hanno notizie dell’ultimissima ora sugli sviluppi dell’istituendo Polo scolastico delle Ghiaie. Sembra, comunque, di poter affermare che, al di là degli annunci e dei protocolli, il progetto stia segnando il passo. Abbiamo sentito (o sentiremo) in futuro rassicurazioni circa l’imminente realizzazione dell’opera, che resta, a quanto pare, ancora lungi dall’essere realizzata; tant’è che qualcuno ha già avanzato l’ipotesi, non so quanto rispondente al vero, che il progetto sia stato accantonato. Se così fosse, ma non ci vogliamo credere, saremmo di fronte a un inspiegabile retromarcia che costringerebbe i nostri istituti d’istruzione superiore a proseguire con le soluzioni tampone che non tamponano un bel niente, tanto sono inadeguate ai bisogni, se non addirittura indecorose. Eppure è passato quasi un lustro da quando fu avanzata quest’ipotesi di soluzione, che il beneplacito di Provincia, Regione e governo e l’adesione delle amministrazioni comunali elbane - in prima fila il Comune di Rio Marina, che a questo proposito a firmato più di un documento di adesione al progetto. Sono passati tre anni (era il maggio 2006) da quando la Provincia considerava provvisorio l’anno scolastico allora in corso. Si prevedeva che di lì a breve sarebbe entrato in funzione la soluzione definitiva delle Ghiaie. Quali sono stati gli ostacoli che hanno fermato l’iter di realizzazione del progetto e perché, visto che dal 2006 al 2008 tutte le istituzioni che dovevano dare delle risposte in merito, appartenevano alla medesima area politica e tutte si erano pronunciate favorevolmente? E quali sono gli ostacoli che ancora rimangono e che ritardano la realizzazione del progetto? A quest’interrogativo devono rispondere gli enti interessati, in primo luogo la Provincia che ha il dovere istituzionale di risolvere il problema. Si legge anche che nella caserma ex Teseo Tesei, oltre al Polo scolastico elbano, dovrebbe risiedere anche un corso di formazione superiore universitaria in governance politica. Bene. Conosciamo il docente, responsabile, come persona seria e fortemente impegnata alla realizzazione di questo progetto al quale si deve guardare con favore.
Giuseppina Giannullo