Visita dell’assessore regionale alla casa, Alessandro Baronti del PRC, alla “baraccopoli” degli Orti, punta dell’iceberg del problema casa all’Isola D’Elba. Di seguito il commento di Rifondazione comunista e del candidato sindaco Benedetto Lupi per la lista civica Unaltracittà: "E’ una lunga storia quella degli “sfollati” degli Orti: dopo la legge sull’”equo canone” del 1978 e ai numerosi sfratti esecutivi che ne seguirono, fu deciso di accogliere i numerosi sfrattati e senza-casa nell’ex hotel “Falconetta”. Doveva essere una soluzione provvisoria ma dagli anni ’80 ad oggi poco è cambiato. Alcuni anni fa gli ospiti della Falconetta furono trasferiti nei prefabbricati degli Orti e lì sono rimasti nella pressoché generale insensibilità: terremotati senza terremoto, emarginati senza apparente speranza. Eppure secondo l’assessore regionale alla casa ci sono le risorse economiche per risolvere tranquillamente il problema casa a Portoferraio. La Regione ha recuperato e già assegnato 180 milioni di euro ai vari comuni della Toscana per cantieri che sono partiti negli ultimi mesi e 130 milioni saranno assegnati ad ottobre. Per il 2010 è previsto un altro bando per un importo ancora superiore. “Scontiamo il ritardo accumulato dalla politica negli ultimi 20 anni quando il problema casa è stato irresponsabilmente cancellato dall’agenda politica – spiega l’assessore Baronti – i Comuni non hanno previsto nei loro strumenti urbanistici aree destinate alla costruzione di alloggi popolari e le somme stanziate dalla Regione Toscana sono rimaste inutilizzate con gravissimo danno per i cittadini. A ciò aggiungasi che molto spesso le somme derivanti dalle alienazioni del patrimonio immobiliare abitativo non sono state utilizzate per la costruzione di nuovi alloggi ma per scopi diversi in piena violazione della legge”. “Adesso è chiaro che non ci sono più scuse e non sono possibili ritardi: i soldi ci sono. E’ necessario che i comuni e gli enti gestori, tipo CASALP, portino in regione progetti cantierabili. La Regione finanzierà gli interventi e subordinerà il finanziamento all’inizio dei lavori entro 6 mesi. Avranno preferenza i progetti che prevedano il riuso di beni già di proprietà comunale, oppure quelli in bioedilizia o con spazi sociali comuni.” Come può Portoferraio beneficiare dei finanziamenti regionali? Secondo Benedetto Lupi, candidato a sindaco della lista di sinistra “unaltracittà”, presente all’iniziativa, la situazione è preoccupante: “La giunta comunale uscente nel 2004 approvò una apposita variante per identificare una zona in loc. Albereto destinata alla costruzione di 12 – 15 alloggi popolari. Da allora però non è stato fatto più niente ed i terreni sono sempre gravati da un diritto di superficie di un privato. Si tratta allo stato attuale di un intervento non “cantierabile” e quindi non finanziabile perché in 5 anni il Comune non è stato capace né di chiudere una trattativa con il privato né di fare l’esproprio”. Sarebbe quindi necessario fare finalmente qualcosa di concreto dopo tanti annunci sulla stampa. Esistono peraltro altre soluzioni: immobili come il Palazzo Coppedè o il secondo piano dell’ex ospedale, che sono già di proprietà comunale, presentando un progetto entro ottobre 2009, potrebbero essere ristrutturati e destinati ad alloggi popolari a spese della Regione Toscana. A chi si preoccupa di eventuali intralci burocratici tipo Soprintendenza ecc… l’Assessore regionale risponde: “Spesso queste cose si usano come alibi: prima si dice che non ci sono i soldi (ma abbiamo visto che questi ora ci sono), poi si usa come scusa la burocrazia…in realtà se c’è la buona volontà ed un impegno costante e determinato le cose si fanno, come dimostrano molte esperienze in diversi comuni toscani.”
alessandro baronti assessore regione