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A Sciambere del "rispondesti te che 'un c'eri?"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 24 maggio 2009

C'è un antico modo di dire-artificio retorico che suona più o meno così: "rimpondesti te che 'un c'eri?". Nei giorni scorsi abbiamo segnalato delle cosucce che incidevano (forse eh!) un poco sia sulla sostanza che sull'imagine del turismo elbano come la non smentita vigenza di studi (governativi) che individuano (yaoohh che bello!) Pianosa come sito più adatto d'Italia a costruirci una centrale nucleare, e come i tagli che ridurranno ad una presenza poco più che simbolica dell'Arcipelago le navi gialle che così spesso hanno salvato i culetti balneari nostri dall'impeciamento e conseguente inevitabile sputtanamento mediatico. Orbene, partendo dal presupposto che questo è uno degli organi d'informazione più letto dal cittadino votante, e presumiamo pure dagli aspiranti votati pensavamo che si verificassero delle reazioni notevoli. Ci aspettavmo che destra e sinistra (nsomma sinistra...) unite come un sol uomo e apostrofassero Berlusconi "Oh te! di Noemi c'importa una sega ma rassicuraci che quel troiaio a Pianosa 'un ce lo metti e ridacci gli spazza mare, sennò famo un casino dell'ottanta!" E 'nvece rispondesti te che 'un c'eri? Poco meno che tutti zitti come li topi. A riprova della nostra teoria su una classe dirigente che non solo ha dimostrato con la sua ripetitiva assenza di strategie di essere poco intelligente, ma che palesando anche la sua incapacità di prendere posizioni tattiche che farebbero, basta spinge', acquisire dei meriti nei confronti dell'elettorato, ha dimostrato di essere furba un cazzo. E qualcuno non se ne venga fuori col dire che questa è antipolitica, perché più antipolitica della classe politica elbana nulla o pochissimo si può immaginare.


marea settembre 2006 inquinamento in rada

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