Speriamo che sia davvero finito lo scarica barile tra Governo e Regione sulla questione Toremar. La notizia del blocco dei tagli ci fa tirare un sospiro di sollievo, tuttavia siamo attenti a parlare di problema risolto! La strada imboccata sembra quella giusta ma le soluzioni per Tirrenia e soprattutto le risorse necessarie, unico vero problema, vagano ancora nelle nebbie! Non ci sono ancora vere garanziené per il diritto vitale alla continuità territoriale, né per i tanti lavoratori che hanno diritto a certezze perché è in gioco il futuro delle loro famiglie. Lavoreremo perché non si abbassi la guardia ed i buoni propositi si trasformino in realtà. Lo faremo con la libertà di fare battaglie senza colore nell’interesse dell’Elba perché non si può essere condizionati dall’appartenenza a questo o quello schieramento quando è in gioco l’interesse del territorio. Non faremo come ha fatto finora Provenzali che si è limitato a non attaccare nessuno e poi ha pensato che fosse più utile elencare gli inviti rivolti alla Regione Toscana nel passato come se vero il problema non fosse la difesa dell’Elba ma piuttosto quella del suo personale curriculum. E soprattutto non faremo come ha fatto il Sindaco Peria – difensore d’Ufficio della Regione Toscana – che oggi si compiace se il Governo riapre uno spiraglio che la Regione aveva in passato rifiutato per sua unica responsabilità. Non solo infatti avrebbe dovuto da tempo esercitare le proprie competenze ed ha invece ignorato il trasporto marittimo come se gli abitanti delle isole fossero cittadini toscani di serie B! Del resto il Partito Democratico si accorge solo oggi del problema e prende posizioni che di questi tempi hanno solo il sapore di spot elettorali Quello che serve è la libertà di chiamare le cose con il loro nome ed il coraggio di fare battaglie senza colore e senza appartenenza. Noi quella libertà ce l’abbiamo e vigileremo perché un problema vitale per tutti noi sia finalmente preso sul serio e Governo e Regione si assumano le loro responsabilità davanti al sacrosanto diritto degli elbani a quelle che sono le condizioni stesse della nostra sopravvivenza economica e sociale.
toremar nave