Carissimi concittadini, i nostri obiettivi sono chiari, e non hanno a che fare con carriere e “bandierine politiche”: affermare lo sviluppo turistico dell’Elba orientale, garantire servizi efficienti e meno costosi. Aprire una "questione elbana". I DIRITTI DELL’ELBA Noi non siamo più disposti a subire atteggiamenti coloniali da istituzioni che non dedicano a questa terra le attenzioni e le risorse che sono necessarie. Gli enti che rappresentano tutti non devono condizionare più il loro sostegno al colore politico delle amministrazioni locali. E gli amministratori regionali non possono farsi vedere all’Elba solo in occasione delle campagne elettorali dei candidati “amici”. Quello che rivendichiamo non sono favori, ma sacrosanti diritti di queste comunità e di questo territorio, troppo spesso dimenticato. Lo abbiamo dimostrato in questi anni là dove abbiamo contribuito al formarsi delle amministrazioni civiche comunali. Dare forza a questo progetto significa anche dare forza alle amministrazioni civiche e al buon governo dei nostri paesi: Rio Marina, Porto Azzurro, Rio Elba. INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Per lanciare il versante orientale dell’isola prioritarie sono le infrastrutture. Stradali e portuali. Il trasporto marittimo ha un’importanza vitale per l’Elba, per la sua economia e per i suoi abitanti fortemente penalizzati dalla necessità di reperire fuori dall’isola servizi essenziali come prestazioni sanitarie e formazione scolastica. La crisi Toremar lascia irrisolto il problema della continuità territoriale. E’ molto preoccupante la riduzione dei contributi statali a Tirrenia se si tradurrà in una riduzione dei servizi e in un danno ai lavoratori marittimi. Per questo, visto che dal 2010 i trasporti locali saranno di intera competenza delle regioni, chiediamo la convocazione della conferenza Stato-Regioni per discutere sul futuro dei collegamenti marittimi. E un’assunzione di responsabilità diretta da parte della giunta toscana, che in tutti questi mesi non ha mai ritenuto opportuno intervenire davvero con il suo presidente, lasciando all’intermittente attenzione di un suo assessore questo dossier vitale per le isole. SERVIZI: SANITA’, ACQUA, RIFIUTI Dobbiamo porre il problema dei servizi pubblici che pesano sui nostro portafogli e sull’offerta turistica. Siamo stanchi di sopportare servizi costosissimi e carenti. L'Elba non può essere terra di saccheggio per aziende in crisi: municipalizzate monopoliste che gestiscono i servizi senza investire una lira, per farsi vivi solo quando inviano bollette sempre più salate. Esa ormai ha raggiunto livelli da guinness dei primati, eppure offe un servizio carente, per esempio in una raccolta differenziata che all’Elba è tanto bassa da farci vergognare. Il servizio idrico-fognario gestito da Asa non è da meno. Non si investe abbastanza in una rete idrica che è ridotta a un colabrodo, e perde più acqua di quanta ne distribuisce. Si cerca di rimediare con interventi tampone che lasciano il tempo che trovano, ma in compenso dissestano il manto stradale. Nel frattempo l’accentramento del servizio ha messo in crisi il servizio anche nelle zone tradizionalmente ricche di acqua come le nostre. E intanto le bollette lievitano fino a raggiungere livelli insopportabili. Non è possibile che enti monopolistici siano utilizzati per dare un contentino a funzionari di partito “da rottamare”. Intanto è in atto uno smantellamento dell’Elba. Un’opera di demolizione e trasferimento di servizi che oggi non sono più all’Elba ma in continente: valga per tutti l’esempio dell’ospedale (i cui reparti sono ridotti fino all’osso). Ma lo smantellamento è in atto anche sul piano istituzionale e amministrativo, basti citare il caso dell’ente comprensoriale, cancellato e non riformato come avrebbe dovuto essere con la sacrosanta trasformazione in Comunità dell’Arcipelago, incomprensibilmente negata dalla Regione. PARCO E AMBIENTE Il Parco dell’Arcipelago è un ente imposto all’Elba senza un confronto preventivo con le istituzioni locali. E oggi purtroppo i rappresentanti degli enti locali – a lunghi tempo tutti del medesimo colore politico - sono di fatto emarginati dalla gestione dell’ente che, si è burocratizzato, con un presidente che, spesso da Roma, non perde occasione per denigrare l’Elba lasciando ai tecnici (più o meno titolati) il potere di svolgere di fatto tutte le funzioni gestionali e di rappresentanza. Così un Parco di soli vincoli lede le prerogative municipali e dei cittadini. Noi amiamo veramente l’ambiente e dove amministriamo non lo deturpiamo come fanno quelli che si riempiono la bocca con le formule astratte dello “sviluppo sostenibile”. Per questo serve un’inversione di rotta con il coinvolgimento dell’Elba, dei Comuni e delle associazioni di cacciatori e pescatori, e finanziamenti come corrispettivi per tutta una serie di privazioni imposte agli residenti. Come per le aree marine protette: l’Elba non può sopportare altri vincoli senza adeguate compensazioni. Quanto alla fondamentale competenza relativa alla difesa costiera che la Provincia detiene: il ripascimento di Cavo è un esempio di positiva collaborazione fra Comuni e Provincia. Ma deve andare avanti per altri tratti di litorale. Anche per il Parco minerario si deve fare di più. URBANISTICA Non diciamo pregiudizialmente “no” al percorso del piano strutturale unico, ma crediamo che dovrebbe essere uno strumento per armonizzare infrastrutture e territorio e per garantire uno sviluppo senza cementificazioni selvagge e speculazioni edilizie. Ma non può esserci uno “stop” per tutti. Chi ha consumato territorio e chi invece, rivendica il suo legittimo sviluppo turistico. Anche qui dobbiamo opporci allo svuotamento di poteri dei Comuni, che sono un presidio istituzionale storicamente radicato e vicino ai cittadini. In definitiva dare fiducia alla nostra proposta significa rafforzare chi non ragiona secondo gli schemi dell’appartenenza alle fazioni politiche: il 6 e 7 giugno non si vota per il governo del Paese ed è artificioso e inutile dividersi fra le tifoserie dei partiti. La nostra proposta - lo ha dimostrato l’onorevole Bosi a Rio Marina - rappresenta una garanzia per i diritti di tutti gli elbani e una speranza di rinnovamento, buona amministrazione e sviluppo per la nostra isola.
Giuseppina Giannullo