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Controcopertina: La verità sulla Toremar di Pino Lucchesi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 21 maggio 2009

E’ difficile non convenire con la lucida analisi di Giovanni Fratini sulla vicenda Tirrenia-Toremar. Intendo, cordialmente e con amicizia, con la prima parte, mentre la seconda puzza troppo delle vecchie regole comuniste ed appare troppo come un richiamo all’ordine: attento, compagno, cerca di chiarire chi sono i veri nemici da mettere nel mirino, e via con una serie di rimbrotti indirizzati ad interlocutori inutili o del tutto fuori gioco; si sa, le elezioni sono alle porte… Giovanni, invece, nella prima parte ripristina le regole del gioco e mette tutti di fronte alle proprie responsabilità. Convinto, come sono, che dietro questa vicenda ci siano giochi e responsabilità che ci sfuggono in mano come rena, sono solo dispiaciuto di non poter fare altro che dire la mia. In altre stagioni avrei messo su un casino della malora essendomi comunque chiaro che tutte queste manovre, pulite e non, vengono portate avanti sulla pelle dell’Elba e degli Elbani in barba a tutte le chiacchiere sulla par condicio, sulla continuità territoriale ed altre menate varie. Mi rendo conto che c’è un problema che pesa come un macigno: come si possa conciliare la necessità di farla finita con la Tirrenia, una vera voragine di denaro pubblico gestito da una Dirigenza immobile e parassitaria, con l’esigenza di non fare (troppo!) del male alle oggettivamente svantaggiate popolazioni isolane, garantire comunque i servizi essenziali, ed assicurare sia dal punto di vista teorico che pratico, una effettiva concorrenza (ricordo agli immemori che concorrenza significa abbattimento e diminuzione delle tariffe, non accordi sottobando per tenerne alti i livelli). Sai torna così a Pasqua di Domenica ed alle responsabilità della Regione Toscana. Fratini ricorda giustamente due cose importanti e cioè che la nostra Regione ha scrupolosamente evitato di attivarsi quando era possibile richiedere lo “spacchettamento”, mentre la Sardegna di Soru lo ha fatto, ed evita oggi altrettanto scrupolosamente di assumere iniziative come quella assunta dalla tanto vituperata Regione Campania che ha manifestato la volontà – giusto nel caso si determinino le condizioni- di diventare Proprietaria della Caremar. Appare anche strano che il duo Martini-Conti (ormai culo e camicia con il Ministro Matteoli su molte partite come –per fortuna- su quella della viabilità) lascino passare nella più assoluta indifferenza lo sdipanarsi di tutto il procedimento in modo che si arrivi alle porte con i sassi costretti ad accettare come una elemosina quel poco che resterà sul piatto. Ma costoro hanno mai sentito parlare di una Istituzione non costituzionale ma potentissima come la Conferenza Stato- Regioni, il luogo dedicato, dopo opportune intese con le altre Regioni interessate in modo fa fare fronte unico, per impostare trattative così difficili e complicate? Tutto il resto è folklore, cari amici Elbani, tutte chiacchiere inutili, tutti posizionamenti strumentali. Solo Lucchesi e Fratini vi hanno raccontato la verità. On.Pino Lucchesi Presidente Ce.N.I.S. Centro Nazionale Iniziative Sociali


Toremar oglasa striscia

Toremar oglasa striscia