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UDC: nessuna neutralità nelle comunali. Che siano i giornalisti a fraintendere?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 19 maggio 2009

Carta canta e villan dorme: ciò che è scritto sulla carta non può essere contraddetto, e quindi il contadino, una volta che ha messo per iscritto e ufficializzato la "cosa" può dormire sonni tranquilli... ma non tutti... Riportiamo di seguito i brani di alcuni comunicati dell’Unione di Centro apparsi nei giorni scorsi sulla stampa online. Martedì 28 aprile 2009: «la federazione provinciale del partito, governata ora dal commissario Francesco Bosi, diffida chiunque dall’usare il nome e il simbolo dell’Udc nelle prossime competizioni elettorali per i Comuni elbani». Mercoledì 29 aprile 2009: «abbiamo scelto già da tempo le nostre alleanze elettorali che, comunque, non potevano non collocarsi nel tradizionale solco del cattolicesimo democratico e moderato (...) Se, poi, ci sono singoli iscritti che per motivi locali e contingenti decidono di percorrere strade diverse, lo fanno a titolo personale e senza impegnare gli organismi del partito». Venerdì 8 maggio 2009: «Fin dall'inizio - dichiara il deputato, nominato dalla segreteria del partito commissario provinciale dell'Udc - ho anticipato che mi sarei tenuto alla larga dalle questioni relative alla composizione delle varie liste in vista delle elezioni comunali». Sabato 16 maggio 2009 - dall'Udc riese riceviamo: «La linea dell’Udc per le elezioni comunali è stata chiarissima, fin dall’inizio (e pochi partiti probabilmente possono dire la stessa cosa): favorire, ovunque, il formarsi di liste civiche per il buon governo dei Comuni (…) chi parla di una presunta fantomatica neutralità dell’Udc alle elezioni comunali o non ha capito - in buona fede - o fa un tentativo scorretto di deformare ciò che invece è lineare e cristallino». Noi non crediamo che la stampa abbia deformato queste informazioni, tuttavia evitiamo di esprimere ogni valutazione: siano i cittadini a giudicare.


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