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Camici: E’ il nucleare che può servire a sostituire il petrolio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 19 maggio 2009

Non si può parlare solo di quale energia preferiamo ma anche e soprattutto di quanta energia abbiamo bisogno.Occorre comprendere che il problema energetico sarà proprio in questo secolo XXI il “problema dei problemi”. L’energia primaria necessaria al nostro paese è in continua crescita avendo ormai raggiunto i duecento milioni tonnellate equivalenti di petrolio/anno. Per l’anno 2004 il consumo italiano d’energia primaria è stato di 265 Giga Watt (GW unità di energia/anno)di cui 246 da fonti “non solari”(petrolio 44%,gas naturale 33%,carbone 9%,nucleare importato 5%,geotermia 2%) e 19 GW da fonti “solari” (idroelettrico 5%,legna da ardere e altre biomasse 1.5%,eolico e solare diretto < 0.5% ). E’ stato calcolato (prof.Franco Battaglia,docente di chimica ambientale,università di Modena e prof Renato Angelo Ricci presidente dell’associazione italiana nucleare e presidente onorario della società italiana di fisica) che, affidandoci al nucleare, per soddisfare il 10% dei consumi elettrici italiani avremmo bisogno di investire meno di 10 miliardi di euro in 4 reattori nucleari da allocare in un territorio di 1 Km quadrato e gli impianti rimarrebbero in esercizio per almeno 40-60 anni;affidandoci alla tecnologia eolica,per soddisfare il 10% dei consumi elettrici italiani avremmo bisogno di investire 24 miliardi di euro in 24000 turbine eoliche da allocare in un territorio di 2000 km quadri di estensione e gli impianti rimarrebbero in esercizio per almeno 15- 20 anni;affidandoci al fotovoltaico,per soddisfare il 10% dei consumi elettrici italiani avremmo bisogno di un investimento maggiore di 240 miliardi di euro da allocare in una superfice maggiore di 200 km quadri di estensione e gli impianti rimarrebbero in esercizio per almeno 20-30 anni;per sostituire con bioetanolo(biocarburante) il 10% del consumo italiano di carburante per autotrazione dovremmo coltivare a mais una superfice di 40000 Km quadrati (l’intera pianura padana). I motivi di tali importanti differenze sono di natura scientifica legati cioè ai concetti di efficienza e potenza di trasformazione dell’energia. Il disastro energetico italiano sta in queste cifre:oggi il costo della bolletta elettrica italiana è per il 60% superiore alla media europea.Oggi con 100 euro un italiano compra 540 Kilowatt/ora mentre un francese ne compra 1000. Il disastro energetico italiano non è solo nelle cifre economiche ma anche sul piano politico: la dipendenza energetica dall’estero è intorno all’80% e tutta legata alla dipendenza dagli idrocarburi (petrolio)che ci costano decine di miliardi di euro/anno. E’ il nucleare che può servire a sostituire tutto il petrolio che viene da noi sperperato per produrre energia elettrica. E’ il nucleare con un mix energetico(buono e non inutile) di energie dette rinnovabili che ci serve.


centrale nucleare

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