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Ballerini: Etica della provvisorietà o provvisorietà della politica? Un punto di vista

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 16 maggio 2009

E' ora di fare dei bilanci, di rendere ragione e, soprattutto, di spiegare le ragioni per ripresentarsi nel proseguimento del mio e, insieme, del nostro percorso amministrativo. La politica è una costruzione dell'uomo per organizzare efficacemente la convivenza civile e sociale; per questo, come l'uomo, è sempre perfettibile e transitoria, ma non per questo provvisoria, occasionale e tanto meno casuale. La politica è, spesso, oggi più che mai, molto visibile e, altrettanto spesso, poco presente; si gioca tutto nell'esternazione, nel “rumor” di un clamore vociante. Il fenomeno rivela un'assenza di radicamento etico: cogli l'attimo e fuggi (carpe diem); tutto si consuma rapidamente senza quasi lasciare traccia o, peggio, con effetti devastanti. E' tempo, dunque, di investire sulla continuità per progredire e per dare compimento a un progetto, i cui nuclei portanti sono stati e sono: la valorizzazione dell'ambiente, la rivitalizzazione delle tradizioni, la promozione umana e sociale e i cui cardini permangono: la lealtà, la trasparenza, la linearità nelle parole e nei fatti. Per accreditare la mia decisione a ricandidarmi, vorrei rovesciare il costume politico dominante e scegliere la discrezione e la sobrietà come garanzia di effettiva presenza e di sicura operatività. Non serve declamare o enfatizzare su quanto è stato fatto dall'amministrazione uscente; i fatti sono significativi e ancor meglio le interpretazioni. La validità di una scelta si misura sempre sulla positività degli esiti; nessuna scelta è mai sicuramente valida a priori, dunque, ciò che può renderla rassicurante, è certamente spenderla su chi, con spirito di gruppo, mantiene una passione, oltre che una convinzione, per ciò che fa' e sa mettersi in discussione senza veli per se' e senza reticenze verso gli altri, siano essi sostenitori od oppositori. Pensateci e riflettete con serenità in questo giusto silenzio, di cui deve essere capace una politica che vuole essere veramente presente.


Paolo Ballerini Capoliveri

Paolo Ballerini Capoliveri