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Capraia: Motopeschereccio sorpreso a strascicare dalla Finanza in acque protette

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 15 maggio 2009

Continuano gli interventi ispettivi e di controllo delle Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale toscano nel settore della pesca a tutela dell’ambiente marino. Persiste purtroppo il fenomeno della pesca a strascico illegale, sotto costa ovvero in zone e/o con attrezzature vietate, ad opera di equipaggi di alcune grandi imbarcazioni delle diverse marinerie. L’ultimo intervento repressivo è stato attuato in questi giorni dai finanzieri imbarcati sulla vedetta “V.2009” della Sezione Operativa Navale di Portoferraio nelle acque prospicienti l’isola della Capraia, rientranti, come noto, nella zona protetta del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ove è stato sorpreso un peschereccio livornese mentre strascicava sui fondali in zone vietate, utilizzando reti da pesca opportunamente modificate con accessori non consentiti, fissati alla lima dei piombi. Le reti a strascico debbono, infatti, rispettare i limiti della dimensione massima della lima da sughero e da piombo, della circonferenza o perimetro della rete e, ovviamente, rientrare nella misura minima consentita delle maglie, che decresce progressivamente in direzione del c.d. “sacco”. L’attività illecita scoperta, oltre a ledere un patrimonio naturale, ha dei significativi riflessi in termini di concorrenza sleale nei confronti dei corretti operatori della pesca professionale, che viceversa rispettano i divieti per le aree marittime ed utilizzano attrezzi conformi ai regolamenti in materia. Nella lotta a tale fenomeno, proprio in questi giorni, assume rilievo il Dispositivo di Sentenza pronunciato del Tribunale di Livorno - Sezione Distaccata di Portoferraio - nei confronti di un pescatore professionale elbano che, denunciato anni addietro dalle Fiamme Gialle perché sorpreso intento alla pesca nelle acque vietate di Pianosa (LI), è stato ora condannato a quattro mesi di arresto e 350 € di ammenda - con pagamento delle spese processuali -. Dall’inizio dell’anno, i reparti navali toscani delle Fiamme Gialle hanno sequestrato quattro reti a strascico ed altrettanti divergenti (ossia le strutture metalliche poste a poppa per mantenere largo e capiente il sacco trainato), sei reti da posta, alcune delle quali pericolosamente posizionate senza segnalamenti in prossimità ed anche all’interno dei porti, verbalizzando in via amministrativa quattordici operatori della pesca e denunciandone all’Autorità Giudiziaria uno. I valori dei sequestri operati vengono stimati in € 25.000, mentre le sanzioni a diverso titolo irrogate si attestano ad oltre 170.000 €. L’attività di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza nello specifico settore della pesca e della sua filiera permane elevata, specie in questa particolare realtà ambientale, sia a tutela e conservazione delle riserve biologiche dei nostri mari che per i risvolti distorsivi che possono derivarne nel libero mercato.


ROAN Finanza  controllo peschereccio 2008 1

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