L’assetto dei trasporti marittimi attiene – per i cittadini di tutte le comunità insulari - al diritto fondamentale alla mobilità. E’ una precondizione che rende possibile per la comunità dell’Isola d’Elba qualsiasi manifestazione del vivere civile. Riteniamo che le scelte di assetto proprietario e gestionali della Toremar debbano essere operate tenendo in considerazione, innanzitutto, questi aspetti. Le iniziative del Governo – indirizzato ad una privatizzazione in blocco di Tirrenia - stanno mettendo a rischio questo diritto fondamentale. Proprio la privatizzazione in blocco di Tirrenia non garantisce il livello dei servizi, gli investimenti futuri, l’occupazione e la effettiva concorrenza sulle linee regionali. I tagli già previsti del 40% dei servizi ne sono la migliore dimostrazione. Per questo avvertiamo l’urgenza di soluzioni alternative a questo tipo di privatizzazione, privilegiando quelle iniziative che possano garantire il trasporto marittimo, che svolge per le comunità isolane la stessa funzione di quello che nel resto della Toscana viene considerato trasporto pubblico locale. Riteniamo che il processo di privatizzazione dovrà avvenire con i criteri del piano industriale di Tirrenia e che le Società che esercitano i servizi marittimi regionali dovranno essere scorporate dalla privatizzazione. La privatizzazione delle Società Regionali dovrà essere affidata alle Regioni interessate a garanzia della continuità territoriale, della mobilità dei cittadini e del mantenimento dei livelli occupazionali. Alle Regioni dovranno essere garantite adeguate sovvenzioni statali per i collegamenti marittimi in quanto dal 1° Gennaio 2010 questi Enti assumeranno i compiti di programmazione e amministrazione del cabotaggio marittimo di servizio pubblico all’interno della stesse. Poiché la Regione Toscana è disposta a farsi carico della compagnia di navigazione, con lo scopo di procedere successivamente alla predisposizione di una procedura di evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi di linea, consideriamo questa la strada da percorrere. Auspichiamo che il Governo assecondi le richieste che congiuntamente arrivano dalla Regione Toscana, dagli Enti Locali, dai Sindacati e dalle Associazioni di categoria. CNA Isola d’Elba Confcommercio isola d’Elba Confesercenti Associazione Albergatori Elbani FAITA Col diretti isola d’Elba CGIL-CISL-UIL isola d'Elba
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