“Siamo alle solite. Questa ennesima sortita di Mazzantini tradisce una mentalità distorta in base alla quale il degrado e l’abbandono sono la normalità, mentre i recuperi - anche di archeologia industriale - fanno gridare allo scandalo. Le vere cementificazioni sono ben altre, che quasi sempre Mazzantini si guarda bene dal denunciare". Così il sindaco di Rio Marina Francesco Bosi, risponde a legambiente che oggi torna a parlare di cementificazione selvaggia alle Paffe, una località nella frazione di Cavo. "Questo personaggio - continua Bosi - non merita altri commenti, e non ho nemmeno più voglia di replicare, anche perché immagino che sia solo alla ricerca di notorietà, e rapportarsi con me gli fa solo comodo”. Udc Rio Marina Nella vicenda suggeriremmo al Sindaco di Rio Marina o a chi per lui parla, un senso della misura che ci pare gli faccia assai difetto. Nel caso di specie dei cittadini di Rio Marina (che si sono rivolti sia a Legambiente che ad elbareport) hanno preso "in castagna" (o forse l’Onorevole Bosi visto le frequentazioni romane preferirà "cor sorcio in bocca") l'amministrazione comunale riese. Restiamo ai fatti: aveva ragione Legambiente ad affermare che alle Paffe si stava preparando una impattante cementificazione con fini che di archeologico industriale non avevano un piffero. Punto. Naturalmente come al solito il Sindaco piaggese si rifugia nel "benaltrismo" senza ovviamente specificare quali sarebbero le cementificazioni che si sarebbero perpetrate nel complice silenzio di Legambiente, che invece a noi risulta aver dato i dovuti calci negli stinchi a tutte le amministrazioni elbane di qualsiasi colore fossero (ma Bosi di stinchi sente dolere solo i suoi). Sarebbe anche l'ora che l’Onorevole Bosi la piantasse di alludere fumosamente e (se crede siano state recate offese ad un territorio della Repubblica Italiana di cui è parlamentare) parlasse chiaro come si fa tra persone serie. Che Mazzantini vada in cerca di notorietà "sfidando" Bosi è risibile argomentazione. Su Google ci sono 39.100 voci sotto "Umberto Mazzantini", mentre "Francesco Bosi" con tutta la sua attività da legislatore (e i numerosi omonimi) si ferma a 36.500. Ma internet è indicatore della notorietà globale, se ritorniamo all'ambito locale cosa avrebbe da guadagnare in notorietà un elbano D.O.C. che ha fatto politica e ambientalismo da quasi quaranta anni nel confronto con un sindaco importato in avanzata età dal continente? Quando ha un briciolo di tempo, magari in uno dei suoi apodittici comunicati, ce lo spieghi, tenendo conto che nell’ultimo quarto di secolo il “circolino” del Cigno Verde dell’arcipelago si è misurato pure con personaggi più grossi, tosti e importanti di lui. Ciò era da precisare pure perché Legambiente non personalizza, tira in ballo amministrazioni e comportamenti delle medesime, Bosì sì, continuando volutamente a parlare di "Mazzantini" come se fosse un isolato Kamikaze dell'ecologia operante in isolata solitudine. Purtroppo per lui così non è: Legambiente è una organizzazione seria e pure piuttosto capillarmente diffusa sul territorio nazionale, elbano (chi scrive si onora di farne parte) e perfino riese, un’associazione che sta alle costole di chi governa talvolta più di chi dovrebbe fargli opposizione, con un solo interesse: quello della Comunità.
Cavo Paffe 4 trmoggia destra