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Controcopertina: Più confusi che persuasi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 09 settembre 2003

I più datati tra i nostri lettori ricorderanno il “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare!” che Gino Bartali usava spesso nei confronti del Giro d’Italia, un'espressione che potrebbe essere tranquillamente mutuata per il centrosinistra portoferraiese (inteso nell’accezione partitico-istituzionale) che a nostro personale, modesto ma legittimo parere, non ne sta infilando una che sia una da mesi a questa parte. Dopo un’eccellente partenza come quella di Aprile, il cosiddetto “cantiere” si è ammosciato, i buoni propositi di costruire un “programma partecipato”, andati a farsi friggere, dalla settimana successiva si è cominciato a parlare di candidati e non di contenuti, e quello che è peggio se ne è parlato nel vecchio e nel nuovo notabilato portoferraiese, senza che nulla di questa discussione uscisse in forma ufficiale dalle sempre meno frequentate sedi politiche. Noi abbiamo espresso due proposte secche e precise che ripeteremo fino alla nausea: - Creazione di un comitato di garanti che sovrintenda alla fase della stesura programmatica ed a quella di individuazione delle candidature composto esclusivamente da donne e uomini che si impegnino a NON candidarsi; - Elezioni primarie laddove (come accadrà) un candidato-candidato non emergesse su tutti mettendo tutti d’accordo. Abbiamo raccolto tra gli “addetti ai lavori” scarsissimo successo, secondo noi sostanzialmente per due ordini di ragioni: la prima, terra-terra, è che quasi tutti quelli che, nelle forze politiche tradizionali vogliono contare (si legga influire sul processo di formazione della lista) puntano ad essere in qualche modo eletti, e non accettano né di delegare la guida delle operazioni ad altri, né di tagliarsi la possibilità di elezione proponendosi come garanti. Il rifiuto delle primarie (motivato ufficialmente da perplessità tecnico-organizzative)é poi dettato in realtà da ragioni della stessa matrice psicologica: la paura delle "segreterie" di dover prendere atto di non corrispondenze, anche clamorose, tra le fluide aspettative della gente e la proposta dell'ingessato mondo dei partiti portoferraiesi. Evidentemente anche nel centrosinistra c'è chi crede alla teoria del popolo-bambino, vecchia, sbagliata e paternalista, ma tanto consolatoria in caso di sconfitta, perchè si preferisce passare belle anime non comprese che da battuti perchè incapaci a comunicare i propri valori (quando ci sono). Ripetiamo qui, da uomini di sinistra la nostra paura, per le prossime consultazioni: non temiamo una destra portoferraiese che si presenta salda sulle gambe come un pugile suonato, frammentata fino all'atomo al suo interno, reduce da un quinquennio di governo disastroso, capace solo di provocare nella gente (figuratamente o meno) marce degli incazzati (sul canile, sulle antenne, sulla chiusura degli spazi sociali sul più sgangherato regolamento urbanistico della storia). Temiamo la infinita capacità di perdere contro i pronostici di una centrosinistra "ufficiale", che dopo le buone dichiarazioni di intenti di aprile, non ha dimostrato capacità alcuna di saldarsi con i movimenti, con una creatività politica comunque espressa, e che ha trascorso questi mesi in uno sterile chiacchiericcio, bruciando una "visibilità" ed una "credibilità" che non gli derivano da un agire (pressochè inesistente) locale, ma da una riconoscibilità nazionale di nomi e simboli. Per dire che l'elettorato a livello amministrativo è diventato straordinariamente fluido e perfino "infedele" rispetto ai suoi generali indirizzi di politica nazionale, e sarebbe sempre capace di ripetere "scherzi" come quelli dell'ultima tornata amministrativa portoferraiese, se il centrosinistra si presentasse come l'ultima volta più confuso che persuaso, con un programma pasticciato, una lista debole, una "minaccia" di giunta impopolare ed una capacità di comunicare prossima allo zero. Crediamo che margini di recupero ancora permangano, se si muta il registro, se le segreterie politiche aprono la finestra e prendono atto del resto del mondo, ma per fare presto comincia ad essere dannatamente tardi.


darsena pf panorama 6

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pf faro panorama

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stemma mediceo + piccolo

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