Con l'inizio della stagione balneare la Società Nazionale di Salvamento, si prepara comunque anche senza l'apporto del Comune di Capoliveri, ad approntare la propria postazione di salvataggio con moto d'acqua e defibrillatore sulla spiaggia di Lacona. Il presidio di soccorso avanzato gestito direttamente dai volontari dell'associazione, dovrebbe essere quindi nuovamente operativo da giugno a settembre, nonostante l'Amministrazione comunale di Capoliveri non abbia ancora fornito una riposta chiara e definitiva alla richiesta di convenzione avanzata lo scorso ottobre dai bagnini della Salvamento elbana, salvo quella di essere d'accordo sulla presenza della postazione di salvataggio. A tre settimane dall'inizio di questo importante servizio di salvataggio, non abbiamo ancora la certezza che riusciremo a garantire la nostra presenza sulla spiaggia di Lacona per tutti i quattro mesi estivi – spiega- il responsabile della Salvamento, Mazzei Stefano. E questo nonostante abbiamo presentato il progetto con la richiesta di contributo nei termini previsti dal regolamento comunale. Oggi a distanza di sette mesi, non abbiamo infatti ancora ricevuto alcuna garanzia, se non una comunicazione via mail, che forse saranno disponibili mille euro. Importo non sufficiente neanche per coprire le spese della manutenzione ordinaria per la moto d'acqua. Eppure quello che offriamo -continua Mazzei- è un servizio pubblico di grande utilità, operativo 12 ore al giorno per 120 giorni su tutto il Golfo di Lacona, con un presidio di primo soccorso altamente specializzato, composto da una moto d'acqua attrezzata con barella, due defibrillatori e due kit ossigeno. Solo la scorsa estate sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto e del 118, siamo stati impegnati in diversi salvataggi, dove in uno di questi la moto d'acqua si è rilevata l'unico mezzo di trasporto in grado di prestare soccorso ad una giovane ragazza gravemente ferita per una caduta dagli scogli. Altre realtà turistiche per aggiudicarsi un simile presidio di salvataggio farebbero a gara, a San Vincenzo giusto per fare un esempio dispongono di ben quattro moto d'acqua. Quindi se dal Comune di Capoliveri - conclude Mazzei- non riceveremo in tempo il contributo richiesto, l'unica nostra possibilità per arrivare a fine settembre è di confidare sulla sensibilità degli operatori turistici laconesi.
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