Acque agitatissime sui bordi Toremar, come è accaduto nel caso della assemblea sindacale che si è tenuta venerdì sull'Aethalia ormeggiata a Portoferraio, con una netta spaccatura tra chi proponeva di attendere fino al "calendarizzato" incontro di mercoledì prossimo con il Ministro Matteoli, con la verifica dell'eventuale ruolo di supporto della Regione che potrebbe essere chiamanta ad un rilevante intervento finanziario, e quanti tra i lavoratori pensano che ad una situazione che potrebbe avere risvolti drammadici occorre, da subito sviluppare un'azione di lotta più decisa, fino, ove occorresse giungere allo sciopero ad oltranza ed al blocco dei collegamenti. "La gente dell'Elba ci capirà - si sostiene da parte dei fautori dello scontro duro - la vertenza vale tanto per il mantenimento del nostro posto di lavoro quanto della qualità dei servizi erogati agli isolani". Ma alla fine del giro di assemblee dei marittimi, dovrebbe passare la più prudente linea interpretata dallo "storico" sindacalista dei marittimi della CGIL Dapelo che vuole evitare azioni debordanti dalle norme di regolamentazione degli scioperi, e che ha fatto notare come le stesse assemblee abbiano già imposto al Governo, almeno un ripensamento sul da farsi. Dapelo ha chiesto di attendere, per calibrare le nuove iniziative sindacali, gli esiti dell'incontro in sede ministeriale.
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