Torna indietro

La Bonifica - Acqua Marcianese - Motociclista investito - L'incendio scordato

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 11 agosto 2003

Ancora lavoro per bonificare le zone incendiate Quello di Domenica 10 Agosto è stata, per molti operatori della macchina dell'antincendio dell'Isola d'Elba un'altra giorno di lavoro, trascorsa sulle centinaia di ettari percorsi dalle fiamme nella ultima tre giorni d'incendio. Ed a rendere la giornata dura non sono state tanto le "riprese", gli improvvisi focolai scoppiati a Monte Cenno, Valle Grande, Piane al Canale, Masso alla Quata, quanto le temperature dell'aria prossime ed in qualche valle superiore ai 40° che rallentano in maniera esasperante l'auto-spegnimento delle braci costringendo ad una lunghissima opera di bonifica sul vasto territorio. Ma anche su un altro versante si sta lavorando intensamente, ed è quello delle indagini dove diverse unità appartenenti a diversi reparti e corpi stanno raccogliendo una massa di informazioni. Naturalmente non è dato sapere a che punto le indagini siano giunte, ma ci sono dei segnali che farebbero intendere che i "segugi" abbiano puntato qualcosa di molto interessante, e che siano vicini più di altre volte a scoprire qualcosa di interessante. Forse utili al ragionamento degli inquirenti hanno contribuito inneschi, le modalità, i tempi e luoghi degli incendi, le analisi dei percorsi obbligati degli incendiari che hanno assunto atteggiamenti di sfida: l'ultimo incendio: quello (pericolosissimo) di sabato 9 Agosto all'Accolta, è stato appiccato di giorno e con gli Agenti del Corpo Forestale a poche centinaia di metri. Insomma, ogni volta che agiscono gli incendiari forniscono indicazioni che fanno aumentare le chances della loro cattura, proprio in giornata, la notizia della cattura di un incendiario al Giglio,ha dimostrato che beccarli si può. S.R. Usi impropri di acqua marcianese Di questi tempi, tutta l’Italia si è accorta che l’acqua è una risorsa preziosa (soprattutto d’estate e soprattutto questa estate!) ma qui all’Elba, e a dire il vero in tanti altri posti, ce ne eravamo accorti da un pezzo. D’estate la popolazione del Nostro scoglio esplode, il turismo è la manna che ci fa vivere tutti (o quasi) e che comunque è alla base dell’economia dell’Isola. Ma l’acqua (la sua disponibilità, le infrastrutture per la sua conservazione e distribuzione, la sua storia insomma) è quella che è: una risorsa scarsa e non basta per tutti. Anche il nostro amatissimo Governo se ne è accorto: pure gli spot in televisione ce lo dicono (con tanti di stellone della Repubblica). E allora perché dobbiamo vedere quello che vediamo a Marciana? La mattina (fino a poco tempo fa ogni mattina) un paio di volenterosi privati cittadini, alle dirette “dipendenze” del Sig. Sindaco, innaffiavano copiosamente il piazzale principale del paese (quello davanti alle poste, per intenderci) con centinaia di litri d’acqua. Operazione forse commendevole (per carità, che Marciana sia un paese pulito lo vogliamo tutti) ma… quell’acqua in casa nostra manca. In un paese in collina, succede infatti che le nostre case più “in alto” (dalle parti della Fortezza) di acqua rischiano proprio di non averne affatto (rischiano è un eufemismo: l’acqua non c’è e basta!) e allora a noi, vedere quel ben di Dio sparso sull’asfalto proprio non va giù. Abbiamo protestato, è l’innaffiamento stradale si è un poco attenuato, ma forse al Sig. Sindaco potrebbe venire in mente di informarsi sulla disponibilità del prezioso liquido prima di “ordinare” ai volenterosi volontari, di cui sopra, di sprecare ettolitri mentre noi siamo alla sete. Magari, è questo che fa il senso di una comunità, sapersi prendere cura del benessere di tutti, anche rispettando le proprie necessità: che le strade si lavino va bene, ma almeno non quando siamo coi rubinetti a secco!!! Lettera firmata da un gruppo di cittadini e turisti di Marciana Motociclista investito sulla Variante a Portoferraio Un incidente stradale è accaduto nel primo pomeriggio di Domenica 10 Agosto sulla Variante Stradale Portoferraio-Bivio Boni, all'altezza della rotatoria di Carpani. Erano da poco passate le ore quindici quando un motociclista, un cittadino comunitario venticinquenne da molto residente a Portoferraio, percorreva la strada e dopo aver innestato la freccia rallentava per imboccare la deviazione che conduce a Carpani attraverso la piazza antistante un supermercato. Ma il motoveicolo era seguito da un'auto il cui conducente non accorgendosi della manovra del giovane andava ad urtare la moto nella parte posteriore. Per l'impatto il conducente della moto veniva sbalzato di sella ed andava ad impattare violentemente sul piano stradale sul quale rimaneva dolorante. Il motociclista infortunato che lamentava forti dolori al ginocchio destro e quelli derivanti da un trauma cervicale da colpo di frusta veniva soccorso dai Volontari della Misericordia di Portoferraio che lo conducevano al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Portoferraio per le immediate cure e gli opportuni accertamenti. L’incendio dimenticato di Barbarossa Dopo il grande incendio che ha interessato in questi giorni il versante occidentale della nostra isola e che ha visto una enorme partecipazione di uomini e mezzi, è doveroso segnalare anche l'organizzazione e l'impegno di coloro che, pur non partecipando direttamente alle operazioni di spegnimento nel versante campese, si adoperavano al fine di prevenire altri focolai sul restante territorio elbano. Infatti, nella tarda mattinata di venerdì, verso le ore 12,30 veniva avvistato un principio di incendio in loc. La Torretta a Porto Azzurro, e per la precisione sulla collina che divide la spiaggia di Barbarossa da quella di Reale. Allertata immediatamente la squadra di protezione civile della Misericordia di Porto Azzurro, i volontari Bertarelli, Cignoni, Filieri e Guiggi riuscivano a tenere sotto controllo il fuoco, e successivamente, grazie anche all'intervento della Novac di Capoliveri, il principio di incendio veniva immediatamente domato. Si procedeva quindi alla bonifica del terreno percorso dal fuoco. Sono andati bruciati solo poche centinaia di metri di campi a maggese e una linea telefonica, ma grande è stata la paura per gli abitanti di due villette lambite dalle fiamme. Allertati anche i Vigili del Fuoco, al loro arrivo non restava altro che indagare sulle cause dell'incendio, che dalle prime indagini sembrano del tutto accidentali. Tanta paura ma pochissini danni grazie all'organizzazione che vede coinvolti i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale e, fondamentale, le varie sezioni di protezione civile del Volontariato presenti capillarmente su tutto il territorio elbano. Misericordia Porto Azzurro


fuoco incendio boschivo

fuoco incendio boschivo

fosso val di denari

fosso val di denari

misericordia ambulanza + piccola

misericordia ambulanza + piccola

Incendio gentini Orti

Incendio gentini Orti