Torna indietro

Ad un anno dalla morte di Franco Franchini

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 08 maggio 2009

Rio nell'Elba: Una quercia per Franco Ad un anno dalla scomparsa di Franco Franchini, indimenticato Sindaco , il Comune di Rio nell’Elba Lo ricorda con una piccola cerimonia: Piantiamo una quercia per Franco. L’appuntamento è sabato 9 maggio alle ore 10,00 nell’area soprastante Viale dei Caduti nelle miniere. Tutti i cittadini sono invitati. Il Sindaco Catalina Schezzini Una mostra di arte contemporanea in memoria Un anno fa è scomparso Franco Franchini. Il Consiglio provinciale ha scelto di ricordarlo e rendergli omaggio attraverso un evento culturale, una mostra di arte contemporanea. Omaggio a Franco Franchini «MEDITERRANEO MARE DI PACE» a Portoferraio nella Sala Telemaco Signorini Calata Mazzini, 37. Venerdì 15 maggio ore 18,00 - inaugurazione. Sabato 16 maggio ore 11,00 - incontro con gli studenti La mostra con ingresso libero rimarrà aperta dal 15 al 24 maggio 2009 dalle 10-13 e dalle 18-23. Saranno esposte opere di Berti, Cei, Ceroli, Christo, Colonnacchi, Dalì, Gigli, Guttuso, Manteri, Marini, Rossetti, Rotella, Schifano, Turcato, Vedova, Velic.kovic´, Vinciguerra, Zigaina Il ricordo di Lorenzo Marchetti Caro Franco, un anno fa ci hai lasciato, te ne sei andato in punta di piedi. Fino all’ultimo hai tenuto tutti noi lontano dai tuoi problemi di salute. Io ti penso sempre, sei sempre nel mio cuore. Molto spesso mi domando cosa diresti su questo o quell’altro argomento, cosa proporresti per risolvere questo o quell’altro problema. Ho sempre davanti il tuo sorriso, sereno, rassicurante e tranquillizzante, anche quando mi dicesti «Se non lo fai te chi lo deve fare?». Accettai l’incarico di riorganizzare i Democratici di Sinistra dell’Elba, rimasti allora con metà gruppo dirigente e due sezioni e mezzo, e cominciai svolgere un ruolo fondamentale per la nascita del Partito Democratico, oramai consolidato coi suoi otto circoli diretti da tanti giovani. Un rinnovamento vero che anche nel tuo nome deve andare avanti. Ciao, Lorenzo Sento l'obbligo morale di ricordare ..di Sergio Rossi Caro Lorenzo La stima che ho di te come persona ed i rapporti di profonda reciproca amicizia che mi hanno legato a Franco ed alla sua famiglia, anche nei momenti di più aspro confronto politico, mi garantiscono che intenderai il fine di questo mio intervento che è un dovuto atto di omaggio a Franchini, molto prima di una critica alle scelte del tuo/suo partito. Voglio ricordare che Franco Franchini era un uomo che ha sempre unito (il Partito il paese le Istituzioni) era l’uomo dei compromessi che erano sempre accordi, mediazioni tra valori diversi, non si è mai prestato ad essere capofazione più o meno occulto, non si è mai impastoiato in trame, beghe e camarille, aveva una sola parola e sempre alla luce del sole. Voglio ricordare che Franco Franchini è stato un uomo-amministratore integerrimo che non ha mai tratto personalmente mezza lira o la minima convenienza dall’essere uomo di partito, o dal ricoprire cariche anche molto importanti, voglio ricordare che non ha subito non solo neanche una condanna penale o di altra magistratura, ma neppure un’ammenda di mezza lira che abbia gravato sulle casse comunali e che abbia rappresentato una macchia o una cacata di mosca sulla sua coscienza. Voglio ricordare il suo essere operaio, lavoratore ed il profondo rispetto che aveva per i suoi colleghi di lavoro, l’armonia operosa che riusciva a stabilire tra lui ed i dipendenti degli enti che dirigeva, che decine, forse centinaia di persone (a partire dal sottoscritto) possono direttamente testimoniare. Voglio ricordare il suo attaccamento al paese il suo sfiancante quasi quotidiano andare e tornare dalla sua isola. Si è detto, Lorenzo, lo abbiamo detto tutti un anno fa, che avevamo perso qualcuno di insostituibile, ma la vita continua e siamo arrivati, anzi siete giunti, a doverlo istituzionalmente sostituire, Franco Franchini. Mi attendevo (e ancora voglio attendermi) che nella prossima tornata il SUO seggio ed il SUO ruolo in consiglio provinciale fosse assegnato a chi potesse rappresentare una linea di continuità con lo stile ed i valori che Franco rappresentava, o quanto meno a chi (pulito come solo i giovani sanno esserlo) si potesse intendere come una finestra aperta su un futuro in cui sperare, investire. Una scelta come l'avrebbe fatta lui. Non credo Lorenzo ci sia da aggiungere altro, almeno oggi, mi darebbe fastidio continuare a mescolare meschinità a cose alte, voli d’aquila con quelli di tacchino. Un abbraccio a Elena a Franca, a te e a tutti i compagni e alle persone che hanno avuto la fortuna di volere bene a Franco, e di godere della sua amicizia e della sua stima sergio


franco franchini

franco franchini