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Unaltracittà: un progetto nuovo, che sia di sinistra ma anche “più avanzato”

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 07 maggio 2009

Può esistere una alternativa alla politica dell’occupazione del potere fine a se stessa, del “vincere” a prescindere dal “fare”, del “promettere” senza mantenere? Noi pensiamo di si e questa alternativa abbiamo provavo a costruirla dal basso, nella nostra realtà locale. Non si tratta solo di dare una prospettiva a tutti coloro che non si riconoscono nelle innumerevoli proposte politiche di centro (Peria) e di destra (Provenzali, Marini, …..) quanto di costruire insieme un progetto nuovo, che sia di sinistra ma anche “più avanzato”, più moderno, più innovativo e più partecipato. Alla amministrazione uscente guidata dal PD di Peria rimproveriamo di aver tradito le aspettative di rinnovamento che l’avevano portata alla vittoria alle elezioni comunali nel 2004, fino ad effettuare (si pensi alla composizione della lista) una svolta in senso neo-craxiano e neo-mastelliano. La democrazia partecipativa non è mai decollata e le scelte da 2-3 anni a questa parte vengono assunte da una ristretta cerchia di persone spesso addirittura all’insaputa degli stessi consiglieri comunali di maggioranza. Peria e Co hanno invece portato avanti una sconsiderata politica di privatizzazioni ed esternalizzazioni che sta causando un aumento del precariato con il peggioramento del servizio e la riduzione del reddito dei lavoratori. E tutte le promesse fatte ai cittadini? I baraccati degli Orti sono sempre li, come coloro che abitano negli alloggi insicuri del Palazzo Coppedè, il canile non esiste, i PEEP non sono ancora partiti, il Polo scolastico è stato abbandonato, le antenne al “Puntale” fanno ancora bella mostra di sé, le case popolari dell’Albereto non sono state realizzate. Gli rimproveriamo anche una cattiva gestione ed una scarsa trasparenza su alcune vicende amministrative come la privatizzazione di un pezzo delle Fortezze Medicee a favore di un noto gruppo immobiliare, la privatizzazione del parcheggio pubblico de Le Ghiaie, la privatizzazione della Porta a Mare e il pasticcio delle multe T.RED e autovelox. Alla lista o alle liste di destra contestiamo una visione della politica volta esclusivamente alla occupazione del potere di cui la lotta quasi tribale tra i vari candidati di centro-destra è sintomo evidente. La lotta intestina di tipo esclusivamente personalistico tra Provenzali, Marini, Fratti, Lanera etcc non è stato certo un bello spettacolo. Ma cosa vogliono fare a livello programmatico gli emuli locali del Berlusca? Ad oggi non si sa. Si sa solo che su uno dei temi fondamentali per la nostra vita ed economia, cioè la minacciata e prossima privatizzazione della TOREMAR, non hanno saputo dire al loro governo una parola a difesa degli interessi dell’Elba e dei suoi abitanti, contro una privatizzazione folle e disastrosa. E questo è solo un esempio. Ci sembra quindi necessario lanciare la sfida. Cercare di interpretare e rappresentare le esigenze ed i bisogni delle persone che vivono nella nostra comunità locale, a partire dalla priorità del sociale, della scuola e della formazione, della valorizzazione del patrimonio storico ed ambientale, del recupero dei quartieri periferici, della tutela del lavoro.


benedetto lupi 1

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