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Lavoratori Toremar protestano per i tagli delle corse e bloccano le navi a Piombino Istituzioni impegnate nella ricerca di una soluzione che salvi i servizi e l'occupazione Riprendono le corse, regolari anche giovedì, disagi solo venerdì 8 e il 15

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 06 maggio 2009

Mattinata decisamente movimentata quella di mercoledì nel porto di Piombino, dove i lavoratori della Toremar hanno dato vita ad una vivace protesta al giungere di notizie che parlavano della sigla, da parte del governo, di un accordo con Tirrenia che prevedeva il taglio di alcune corse della società partecipata, e di conseguenza anche il ridimensionamento del personale. Le tre navi venivano, man mano che raggiungevano Piombino, bloccate fino a che tutti gli equipaggi Toremar impegnati sulla tratta elbana si ritrovavano dallo stesso lato del canale. Mentre la tensione saliva ed anche numerosi agenti delle forze dell’ordine raggiungevano il teatro della improvvisata protesta, una nutrita schiera di marittimi della Toremar, saliva a bordo del Moby Ale, prossimo alla partenza rappresentando ai colleghi la loro richiesta di solidarietà. La visita durava comunque poco e subito dopo i marittimi della Toremar scendevano a terra e la nave di Onorato mollava gli ormeggi. Alle 11 i marittimi si concentravano per un’assemblea a bordo del Planasia nel corso della quale parlava ai lavoratori il responsabile nazionale di categoria della CGIL Piero Dapelo ed altri rappresentanti della CISL e della UIL ma anche della UGL. Unanime la volontà manifestata di respingere ogni taglio dei servizi ed il piano che prevederebbe la messa in cassa integrazione del 40% del personale, che sarebbe – affermava Dapelo – solo l’anticamera del licenziamento perché, dismessa una nave, si toglierebbe anche la possibilità del rientro in servizio. Nel corso dell’assemblea si coglievano però anche i risultati del tam-tam telefonico istituzionale innescato dal Sindaco di Rio Elba (e presidente della Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori) Catalina Schezzini, che si trovava a transitare a Piombino e che contattava l’Assessore Regionale ai Trasporti Riccardo Conti, rappresentandogli quanto stava accadendo. Seguiva immediatamente una conversazione telefonica tra Conti ed il Ministro Matteoli il cui contenuto, riportato a Piombino poneva alcuni punti fermi. Il ministro intanto avrebbe affermato che il protocollo siglato dietro le forti pressioni del ministro del Bilancio Tremonti (i cittadini insulari ringraziano il PDL) riguardava il taglio di linee diverse da quelle dell’Arcipelago e che comunque prima di procedere ad un ridimensionamento delle corse sull’Elba avrebbe incontrato la Regione Toscana per la comune individuazione delle possibili soluzioni del problema. Ed una dei mezzi per uscire dallo stallo potrebbe essere un intervento economico della Regione che si facesse carico di cifre vicine a quelle che la Tirrenia, letteralmente massacrata nel corso dell’assemblea per la sua pochezza imprenditoriale, risparmierebbe sforbiciando i servizi. Inoltre il Ministro si diceva disponibile ad incontrare una delegazione dei Sindacati dei Lavoratori a Roma all’inizio della settimana. Alle 13 le corse della Toremar riprendevano anche se permane lo stato di agitazione e gli utenti dovranno tener conto che nei prossimi due venerdì (8 e 15 maggio) sono previste interruzioni del servizio. Venerdì 8 è stata convocata un’assemblea di cui non sono state ancora decise le modalità. Se sarà comune tra gli equipaggi si ripeterebbe lo schema dei blocchi effettuati oggi (mercoledì) , se sarà divisa per equipaggi ciascuna nave salterà una coppia di corse. Venerdì 15 invece, per il già proclamato sciopero nazionale le navi resteranno a banchina dalle ore 10 alle ore 12.


Toremar moby piombino protesta

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