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A Sciambere dello zappare il proprio orto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 05 maggio 2009

Indeciso se chiudere o meno con una veloce sequenza di moccoli a commento delle difficoltà tecniche che ci fanno uscire il giornale sulle soglie del mezzogiorno. Dopo aver progettato di riflettere sul perché (fortunatamente) nessuno ci ha chiesto di entrare in lista lasciandoci nella esigua minoranza di alfabetizzati e non a cui NON è stato chiesto il diretto impegno (saremo al massimo 44 come i gatti) optiamo per ragionare sulla attesa gaudiosa delle scontro marcianese dei due democristianoni col fischio in lizza a marciana uno, Berti presente l'altro (che Pasquale non dice chi è ma solo che ha il nome che comincia per "V" e finisce per "agaggini") rappresentato per procura. Riflessione prima: a Vagaggini non butta molto bene avere a che fare coi marinesi ... da giovane (si fa per dire) ha dovuto ciucciassi il Mazzantini, accomodante come un cuscino di ricci di mare sotto il culo, che gliel'ha fatte vede' bigie (una volta manca poco gli da' anche di mano), in vecchiaia si ritrova tra le palle Pasquale che a cattiveria non ha niente da invidiare al citato Umberto Veleno Ammazzantini, e che si ripropone di fallo (nel senso del verbo e non del pipo) novo, intanto gli ha già detto: "altolà vai a zappa' il tu' orto!" Riflessione seconda: o non era meglio se se ne steva?


Pasquale Berti

Pasquale Berti