Aveva imboccato in località Terra un vecchio sentiero ormai caduto in disuso, proseguendo nella macchia dopo che si interrompeva per 5/600 metri, era poi caduta su una "liscia" provocandosi escoriazioni ed un trauma alla gamba, che gli hanno impedito di tornare sui suoi passi anche quando si è resa conto di aver sbagliato percorso. Ha avvertito più volte l'avvicinarsi dei soccorritori che la stavano cercando ma non è riuscita a farsi sentire ne a farsi vedere dall'elicottero che è passato più volte sopra la sua testa perchè la zona dove era bloccata era coperta da vegetazione alta e fitta. Alla fine è riuscita ad emergere dalla macchia salendo su una cote. Da lì ha scorto due persone ed ha attirato la loro attenzione urlando. Stefano Vai ed Enrico Galeazzi che stavano passeggiando nella Valle del Poio hanno subito raggiunto la signora infortunata, subito dopo di loro è arrivato sul posto Daniele Galeazzi del Gruppo Intercomunale della Protezione Civile ed alle 17.30 di Venerdì 1° Maggio finiva l'incubo della donna, la cinquantatreenne escursionista dispersa da 24 ore sul Massiccio del Capanne, una montagna da non prendere sottogamba, pena la possibilità di incappare in simili disavventure. Ma tornando alla cronaca a parte l'esito del trauma all'arto ed uno stato di disidratazione, la turista francese, che aveva preso alloggio in un hotel di Pomonte con un gruppo di amici trekker, appariva in condizioni soddisfacenti. Di lì a poco la parigina Madame Silvie Le Douran veniva prelevata dall'elicottero Pegaso2 che mantenendosi in volo librato, dopo aver fatto scendere il medico "acrobata" la verricellava a bordo e in pochi minuti la trasferiva all'elisuperfice portoferraiese del Carburo. Da là erano i volontari della Misericordia a trasferire la francese all'ospedale di Portoferraio.
marciana aerea