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Lista civica di Marciana Marina: la Giunta Ciumei continua a pasticciare sul Porto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 01 maggio 2009

Il Comune di Marciana Marina ha rilasciato a sé stesso due concessioni demaniali per la installazione di pontili ed ha pubblicato un “Bando di gara per la gestione dei servizi portuali” invitando gli interessati a presentare le loro offerte entro il termine del 5 maggio. Si tratta di provvedimenti pericolosi per la sicurezza del porto, nocivi per l’ambiente e dannosi per l’economia del paese: assunti in maniera autoritaria, in assenza di qualsiasi confronto democratico, sulla base di deliberazioni della Giunta Municipale e di Determinazioni dei funzionari comunali, assunte in contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti. Le concessioni demaniali per la messa in opera di pontili galleggianti sono state rilasciate in contrasto con il Piano Strutturale e con il Regolamento Urbanistico, in assenza di Piano Regolatore Portuale e in contrasto con le Previsioni del Piano di Indirizzo Territoriale della Regione e del Masterplan della rete dei Porti ad esso allegato. La gestione dei pontili viene affidata a terzi con due procedure diverse: una a trattativa privata e l’altra con una gara di appalto, senza validi motivi per giustificare la differenza di trattamento . Tutte le decisioni sulla sistemazione dell’area portuale sono state assunte senza alcun confronto, né in Consiglio Comunale, né in Commissione Consiliare, né in un’assemblea pubblica. Non sono stati coinvolti nelle decisioni da assumere né i gruppi consiliari, né i partiti politici, né gli operatori portuali, né i pescatori. Gli interventi e le concessioni approvate non tengono conto della prateria di Posidonia oceanica presente (già fortemente danneggiata) e non prendono in considerazione la fortissima erosione della spiaggia de “La Marina” con conseguente massiccia migrazione di materiali all’interno dell’area portuale Le modifiche della organizzazione portuale, decise senza alcun consultazione preventiva con gli operatori, penalizzano le attività produttive portuali in un periodo di forte crisi e comportano oneri finanziari per i pescatori inesistenti in altri porti, inserendo incredibilmente la pesca, che non ha niente a che fare con il diporto, in un “Bando di gara per la gestione dei servizi portuali” che costringe un’attività lavorativa, che sarebbe da tutelare e garantire in ogni maniera, a sottostare alle regole di un gestore privato, facendo diventare questo addirittura elemento del “punteggio”. Tutta l’operazione viene giustificata come provvedimento per garantire la sicurezza dell’area portuale ma in nessun documento della Giunta o dell’Ufficio Tecnico vengono presentati studi o valutazioni di come la messa in opera dei pontili previsti dalle concessioni demaniali possano aumentare la sicurezza mentre riducono drasticamente gli spazi di manovra delle imbarcazioni nello specchio acqueo. La giunta di destra di Marciana Marina, con tutti questi atti di dubbia legittimità e queste scelte politiche pasticciate, arroganti ed azzardate, sembra però prefigurare una “risistemazione” dell’intera area portuale che esclude i marinesi, li penalizza e marginalizza, con l’idea di un Paese al servizio del Porto e non di un Porto al servizio del Paese. Un modello di Paese “privatizzato”, con un’Amministrazione comunale che invece di tutelare l’interesse generale dei suoi cittadini sembra lavorare per consegnare al potente di turno il nostro territorio, il porto e le infrastrutture necessarie a terra.


marciana marina porto 4

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