Un brivido mi ha scosso quando ho letto la proposta dell’illuminazione della spiaggia delle Ghiaie. Una bomba, ho pensato, una vera bomba, ma non riuscivo a spiegarmi il perché del brivido. Poi, piano piano, l’orizzonte (tanto per restare in tema) mi si è illuminato ed ho ahimè realizzato che si trattava…di un brivido retroattivo. La mia mente era andata, quasi inconsciamente, indietro di vari decenni ai vari sotterfugi che dovevo usare per sfuggire all’occhiuta sorveglianza di Don Giuseppe e delle sue scatenate beghine sempre pronte a spifferare tutto, magari con l’aggiunta di particolari piccanti e poco veri o per niente veri come quando fui accusato (ingiustamente) di aver fatto fuori le offerte per il presepio natalizio realizzato (da me) in Parrocchia. E mi sono prefigurato le Ghiaie illuminate a giorno come le piste degli Agnelli al Sestriere, la calda protezione della notte, i primi baci impediti o mostrati coram populo come su un palcoscenico. Come si stava male su quelle ghiaie, ma come si stava bene, anche se il giorno dopo Don Giuseppe sapeva tutto (la svizzerotta che ti manda i cioccolatini non va bene anche perché è protestante, ma quella V. è proprio una gran brava ragazza,viene da un buona famiglia e te la potresti anche sposare…si sa Don Giuseppe voleva che mi accasassi con un’elbana…) Poi ho resettato il mio cervello e sono tornato ai tempi nostri. Ragiona –mi sono imposto- questi forestieri arrivati non si sa da dove, una ne fanno, una ne studiano. Sono loro il vero sale della terra dei nostri tempi.. Lo so, io penserei a buttare giù l’orrenda Gattaia, a risanare le ultime ferite della guerra,a valorizzare sul serio la vecchia Cosmopoli ripristinando la piazza d’Armi e togliendo via tutte le superfetazioni successive, ma io sono vecchio; questi invece sono al passo con i tempi, pensano davvero al popolo, panem et circenses, come gli suggerisce (ordina?) il loro Capataz. E quindi mi sono sforzato di immaginare gare di surf in notturna, con qualche bonazzona a far da Madrina, e magari anche ai ritorno delle gare di motonautica, con illuminazione spaziale allargata fino allo Scoglietto, per l’occasione trasformato anche in sito per le pale eoliche (anche le fortezze non andrebbero male,ed anche il Forte Inglese, se Marcello fosse d’accordo). La mitica spiaggia degli Argonauti trasformata in uno sfavillante bazar da Mille ed una Notte. Perché no? Potremmo chiedere la sponsorizzazione dell’Enel, in barba alle esigenze di risparmio energetico e magari anche inventare –per la gioia dei polpi e dei totani – una illuminazione dei fondali. Ma questi “capovoti” chi li illumina?
sole mare rosso ghiaie